Tutti alla corte di Geronzi e Capaldo
Corriere della Sera
Completi i 175 posti previsti dallo statuto
ROMA - Cesare Geronzi e Pellegrino Capaldo hanno voluto farne una sorta di "salotto buono" della finanza romana. Cosi', nell'Ente Cassa di Risparmio di Roma, ossia la cassaforte che custodisce la maggioranza del capitale della Banca di Roma, che nascera' proprio oggi, continuano a entrare personaggi di spicco del mondo economico, istituzionale e politico. I 175 "posti" previsti dallo statuto, con 13 nuovi ingressi appena decisi, sono adesso tutti completi. Oltre allo stesso Geronzi, gli ultimi arrivi, in ordine di tempo, sono quelli del neopresidente della Confindustria Luigi Abete, dell'amministrativista Sabino Cassese, del presidente della Confcommercio Francesco Colucci, dell'imprenditore Antonio D'Amelio. Anche l'ex presidente della Corte Costituzionale ed ex senatore democristiano Leopoldo Elia entra nel libro soci del supergruppo romano, cosi' come il costruttore Mario Federici e l'imprenditore Maurizio Giorgi. Nel nuovo pacchetto di ingressi ci sono poi l'ex presidente del gruppo assicurativo pubblico Ina Antonio Longo, il ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio e il presidente dell'Iri Franco Nobili. Quest'ultimo entra praticamente "di diritto", visto che l'ente pubblico e' il secondo azionista del nuovo gruppo, che nasce proprio per la cessione da parte dell'Iri alla Cassa di Risparmio di Roma prima del Banco di Santo Spirito e poi del Banco di Roma. E gli ultimi due soci di questa nuova ondata sono proprio espressione del Banco di Roma, l'istituto che oggi terra' la sua ultima assemblea e che verra' poi incorporato nel nuovo gruppo: l'ex presidente Antonio Zurzolo, oggi commissario della Consob (anche l'ex presidente della Commissione Bruno Pazzi figura nel libro soci), e l'ex amministratore delegato Antonio Nottola, promosso condirettore generale della Banca di Roma.