Geronzi: "Banca Roma cerca soci"

Corriere della Sera

Su "Capital" il presidente annuncia la privatizzazione entro il '97

Cesare Geronzi ha fissato il calendario: la privatizzazione della Banca di Roma avrà luogo tra la fine di quest'anno e i primi mesi del '98. Lo dice lo stesso presidente dell'istituto capitolino in una intervista al mensile Capital, pubblicata nel numero di aprile. Lo schema azionario di riferimento prevede che la banca sia controllata dall'Ente Cassa di risparmio di Roma con una quota del 40% da un gruppo assicurativo e da un gruppo bancario estero ciascuno con una partecipazione del 10%. Quali sono i potenziali partner? Il presidente non si sbilancia.
Geronzi parla poi della politica di dismissioni. Le uniche cessioni in programma - dice - riguardano le piccole quote detenute nelle Casse di risparmio di Orvieto, Civitavecchia e l'Aquila. Mentre non è in vendita la Bna. "La missione strategica della Bna è chiarissima: ora la banca è stata effettivamente indirizzata verso quella vocazione agricola che in passato aveva soltanto di nome". Nè Geronzi prevede di cedere Banca Mediterranea e Mediocredito ("Sono partecipazioni strategiche"), o altri sportelli. Geronzi si sofferma poi sul sistema bancario in generale.
"Per avere capacità competitiva all'estero, è necessario che torni all'alta redditività, accellerando sul tasto delle concentrazioni e delle privatizzazioni. Ma i banchieri da solo non possono farcela. Hanno bisogno di un quadro normativo che garantisca loro le stesse chance che hanno i banchieri internazionali".
Sul problema degli esuberi, il presidente della Banca di Roma - che ha già lanciato la proposta di un'uscita morbida per chi ha già maturato 30 anni di contribuzione - sottolinea: "E' importante adesso che le procedure che stiamo studiando restino all'interno del quadro normativo esistente, ossia della riforma previdenziale approvata con il governo Dini".
Infine, un cenno anche ai rapporti con Enrico Cuccia: "Le nostre frequentazioni negli ultimi anni sono diventate più intense. E mi hanno consentito di stabilire con il presidente onorario di Mediobanca un rapporto per me molto importante".