Geronzi affronta gli esuberi
Corriere della Sera
I sindacati: si andra' allo scontro se confermeranno le 3 mila eccedenze
ROMA - Banca di Roma, si avvicina il momento della verita' sugli esuberi. Il presidente dell'istituto di credito, Cesare Geronzi, ha annunciato qualche settimana fa, in un' intervista al settimanale Il Mondo, che nel gruppo (compresa quindi la Banca nazionale dell'agricoltura), ci sono 3.000-3.500 dipendenti di troppo. Domani il direttore generale, Antonio Nottola, incontrera' i sindacati. All'ordine del giorno, spiega Nicola Ceccarossi, segretario del sindacato Fabi, "c'e' il contratto integrativo, ma e' chiaro che sul confronto pesa la questione esuberi. Se l'azienda dovesse confermare le cose anticipate da Geronzi, si andra' allo scontro". Per il sindacato si tratta di affrontare una difficile sfida. Dice Ceccarossi: "Nessuno nega che anche nella Banca di Roma ci sia la necessita' di un ammordernamento per rendere l'istituto competitivo, ma non si puo' sostenere che ci siano 3.000-3.500 esuberi. Al massimo siamo davanti a qualche centinaio di persone eccedenti nelle direzioni centrali". Diversa, ovviamente, l'analisi di Geronzi. Gli esuberi, ha spiegato il presidente, sono il frutto inevitabile della concentrazione fra Cassa di risparmio di Roma, Banco di Santo Spirito e Banco di Roma, che hanno dato vita al gigante Banca di Roma. L'istituto ha gia' alleggerito l'organico di circa mille lavoratori attraverso gli esodi incentivati. Adesso i dipendenti sono circa 23 mila. Per affrontare il problema degli esuberi l'Abi ha aperto un confronto col ministero del Lavoro, con l'obiettivo di individuare quali "ammortizzatori sociali" utilizzare. Ma dalla Fabi parte un avvertimento: "Il protocollo d' intesa stipulato in sede Iri sulla fusione, che ha portato alla costituzione della Banca di Roma, garantisce i livelli occupazionali e chiameremo a risponderne tutti coloro che lo hanno sottoscritto, ad iniziare dall'attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Micheli", allora direttore generale.