Geronzi: "Subito giù il costo del lavoro e le banche diverranno meno care"
Il Messaggero
Firmato l'accordo Bancaroma-Confcommercio. Per i commercianti dimezzati i prezzi di molte operazioni. Prestiti al 10-13%
ROMA - Dipendenti bancari meno cari per avere banche meno care. E' l'equazione di Cesare Geronzi, presidente della Banca di Roma, che ha colto l'occasione della firma di un accordo-quadro con la Confcommercio (che prevede sensibili sconti sulle precedenti convenzioni) per scandire: "Queste facilitazioni hanno oneri cospicui per la banca, che dovranno essere compensati con riduzione dei costi del sistema bancario". Geronzi ha trovato un inaspettato alleato in Massimo D'Alema, segretario del Pds, che nel corso del convegno sul Mezzogiorno a Napoli ha indicato il costo del lavoro come fattore di inefficienza del sistema bancario. "Non vorrei sembrare operaista - ha detto D'Alema - ma penso che la Banca d'Italia dovrebbe seguire i contratti dei bancari con la stessa attenzione con la quale ha seguito quello dei metalmeccanici". Geronzi, del resto, anticipa novità in arrivo proprio in materia di contratto di lavoro: "Nei prossimi giorni diventerà di grande attualità la revisione del costo del lavoro per tutto il sistema bancario, il quale sta attraversando un momento di ristrutturazione in un contesto di grandissima competizione".
Ma quali sono le facilitazioni - cioè gli sconti - concessi dalla Banca di Roma ai commercianti? L'accordo firmato con il presidente della ConfCommercio Sergio Billè interessa potenzialmente i 650 mila iscritti: questi hanno però anche altre convenzioni a disposizione, fra le quali la più ampia è con il Sanpaolo.
Nel dettaglio, il costo per l'operazione (quello che pesa di più sui conti correnti) scende da 1.700 a 1.500 lire. Sono tagliate le spese per estratti conto (da 6.000 a 3.500 lire) e per la liquidazione degli interessi (da 15.000 a 10.000). Sono anche ridotte del 50% le spese per la negoziazione dei travelles cheques, per i diritti di custodia titoli e per la compravendita di titoli di Stato. Nessuna variazione rispetto alle precedenti convenzioni per i tassi di interesse, che restano ancorati al prime rate aziendale (9,5%) con maggiorazioni che vanno da 0,5 a 3,5 punti a seconda dell'operazione finanziata e dela fascia di clientela (quindi il tasso sui prestiti oscilla tra il 10 e il 13%). Vengono inoltre concessi particolari finanziamenti a medio e lungo termine per programmi di innovazione, sviluppo e investimento, a un tasso di un ulteriore 0,25%.
Ma quali sono le facilitazioni - cioè gli sconti - concessi dalla Banca di Roma ai commercianti? L'accordo firmato con il presidente della ConfCommercio Sergio Billè interessa potenzialmente i 650 mila iscritti: questi hanno però anche altre convenzioni a disposizione, fra le quali la più ampia è con il Sanpaolo.
Nel dettaglio, il costo per l'operazione (quello che pesa di più sui conti correnti) scende da 1.700 a 1.500 lire. Sono tagliate le spese per estratti conto (da 6.000 a 3.500 lire) e per la liquidazione degli interessi (da 15.000 a 10.000). Sono anche ridotte del 50% le spese per la negoziazione dei travelles cheques, per i diritti di custodia titoli e per la compravendita di titoli di Stato. Nessuna variazione rispetto alle precedenti convenzioni per i tassi di interesse, che restano ancorati al prime rate aziendale (9,5%) con maggiorazioni che vanno da 0,5 a 3,5 punti a seconda dell'operazione finanziata e dela fascia di clientela (quindi il tasso sui prestiti oscilla tra il 10 e il 13%). Vengono inoltre concessi particolari finanziamenti a medio e lungo termine per programmi di innovazione, sviluppo e investimento, a un tasso di un ulteriore 0,25%.