Bna si cambia, Accorinti presidente

Corriere della Sera

La Banca di Roma, neoazionista di controllo della Banca Nazionale dell'Agricoltura ha individuato il successore del conte Giovanni Auletta Armenise

ROMA - La Banca di Roma, neoazionista di controllo della Banca Nazionale dell'Agricoltura ha individuato il successore del conte Giovanni Auletta Armenise, ex presidente ed ex proprietario della banca. Si tratta di Paolo Accorinti, attuale vicedirettore generale dell'istituto guidato da Pellegrino Capaldo. Accorinti, che conservera' la sua carica nella Banca di Roma, sara' un presidente operativo nel settore crediti, area che controllava al Banco di Santo Spirito, poi fuso nella Banca di Roma. Nell incarico di amministratore delegato sara' invece confermato Gustavo Greco, che del resto si era da poco insediato nella poltrona. Aria di nuovo anche nel consiglio di amministrazione, dove entreranno altri dirigenti della Banca di Roma, fra i quali Alberto Giordano, attuale direttore centrale della Banca, responsabile degli affari legali ed uno dei principali collaboratori di Geronzi, che sara' anche il segretario del consiglio di amministrazione. La Bna dunque si rinnova: il nuovo vertice, che sara' nominato dall'assemblea del 28 aprile, e' il primo segnale concreto dell'avvenuta modifica dell' assetto azionario. Dopo aver ceduto alla Banca di Roma il controllo della sua banca (attraverso la vendita del pacchetto di maggioranza di Bonifiche Siele, la societa' che a sua volta controlla la Bna) Auletta Armenise, e con lui la famiglia dei fondatori, uscira' definitivamente di scena: conservera' solamente la carica di presidente onorario. "E difficile pensare ad una Bna senza gli Armenise" dissero Capaldo e Geronzi annunciando l'acquisto fatto e l' intenzione di affidare l'incarico onorario al Conte. Resta la "suspense" sui vecchi soci di Auletta, che lo affiancavano anche nella gestione e che si sono sentiti "danneggiati" dalla vendita contro la quale hanno fatto ricorso. La rivoluzione nella Bna sta dunque per partire. Per ora riguardera' il vertice, che come primo obiettivo avra' quello di riequilibrare i disastrati conti della banca che ha chiuso il '94 con 633 miliardi di perdite, mentre solo in un secondo tempo si estendera' alle strategie di sviluppo. Per poter disegnare i suoi piani la Banca di Roma deve infatti aspettare il definitivo via libera della Banca d'Italia che ha aperto l'istruttoria per l'antitrust. Entro la fine di aprile e' atteso il parere, non vincolante, dell'Autorita' e quindi la decisione di Via Nazionale. Solo dopo quest'ultimo disco verde potranno scattare i termini per il lancio dell'Opa sul resto delle azioni di Bonifiche Siele.