Bankitalia, riflettori sul superpolo di Geronzi
Corriere della Sera
Bankitalia ha aperto un'istruttoria sulla vendita della Bna alla Banca di Roma. Il dossier sul superpolo capitolino e' relativo alle procedure antitrust
Bankitalia ha aperto un'istruttoria sulla vendita della Bna alla Banca di Roma. Il dossier sul superpolo capitolino e' relativo alle procedure antitrust e, poiche' le nozze avranno luogo fra due istituti molto forti e radicati nel Lazio, il passo era prevedibile. Tuttavia, i riflettori si accendono su un'operazione importante per la geografia del sistema del credito e in un periodo che ha visto l'Authority sulla concorrenza sollevare spunti polemici proprio sul delicato settore bancario. L'istruttoria, ne da' notizia il bollettino Antitrust, e' stata decisa il 15 marzo. Si tratta di una procedura non obbligatoria ma quasi automatica. La Banca d'Italia, secondo la legge, nel settore bancario ha competenze anche di vigilanza sulla concorrenza. L'attenzione si accende quando un' operazione di concentrazione comporta il superamento di alcune soglie di attenzione. In questo caso la proposta di acquisizione avanzata da parte della banca guidata da Pellegrino Capaldo e Cesare Geronzi riguarda Bonifiche Siele, holding alla quale fanno capo Bna e Interbanca. E alla Cassa di Roma, che controlla la Banca di Roma, fa capo anche il Mediocredito capitolino. La "corazzata" che si verrebbe a creare comporterebbe il superamento della soglia di attenzione, fissata in modo non vincolante al 25%, in alcune province del Lazio. In particolare a Frosinone la concentrazione della raccolta bancaria supererebbe il 51%, a Roma il 33%, a Latina il 43%. E sempre a Frosinone e Latina gli impieghi sfiorerebbero il 30%. Risultati che non possono certo sorprendere, considerati i soggetti oggetto d'istruttoria, e che con ogni probabilita' non si riveleranno ostacolo all'operazione generale. Via Nazionale potrebbe pero' circoscrivere l'attenzione a qualche situazione locale, subordinando l' ok alla loro "soluzione". In passato cio' e' avvenuto, per esempio, in un'operazione di acquisizione avviata dal Banco di Sardegna. Tuttavia l'istruttoria presenta un altro spunto di interesse, questa volta di tipo soprattutto "politico". Bankitalia deve chiedere entro un mese e mezzo un parere, comunque non vincolante, all' autorita' Antitrust. Ed e' questo il punto. Giuliano Amato, dal trono dell' Authority, negli ultimi tempi non ha mancato di alzare la voce, riguardo al settore bancario, sostenendo per esempio che, nel campo dei collocamenti societari, la "posizione dominante" di Mediobanca, Comit e Credit, sebbene "legittima" dal momento che si e' creata sul mercato, puo' avere "effetti distorsivi". E dunque legittimo che, alla luce di una simile presa di posizione, scatti un interrogativo: Amato alzera' ancora la voce contro lo strapotere bancario? Sono in molti a ritenere probabile che il presidente dell'Antitrust non perda l'occasione per tornare sul problema della concorrenza nel sistema del credito. In pochi pero' scommettono che possa farlo in sede tecnica. Successivamente, tuttavia, qualche "frecciata" potrebbe partire. Fatto sta, comunque, che sul pronunciamento c'e' attesa. Non risulta che Bankitalia lo abbia gia' chiesto, e Amato ha poi un mese per rendere noto il parere. Il caso Bna Banca Roma e' "ghiotto": con il superpolo capitolino e l' Opa Credit sul Rolo la corsa alle concentrazioni bancarie ha registrato una netta accelerazione