Banca Roma, Geronzi apre ai sindacati: "Torniamo a trattare"

Il Tempo

Voci in Borsa su un'allenaza con Comit. Il presidente: "Lo dice il mercato". Azioni San Paolo a 10.435 lire.

"Sindacati, torniamo a trattare". Il giorno dopo la proclmazione di uno sciopero dei tre istituti del Gruppo Banca di Roma (il 3 giugno, contro l'annunciata disdetta del patto integrativo), il presidente, Cesare Geronzi, ha invitato la controparte a trnare al tavolo delle trattative. Le relazioni sindacali, ha sosteuto ieri, "da parte nostra sono corrette. c'è la volontà di riprendere gli incontri al più presto: questa è una strada di trattativa, non è una strada di rottura". Ristrutturazione del sistema bancario, trattative per le riorganizzzioni interne, grandi manovre per fusioni e allenaze, sono te temi di grande attualità, strettamente legati tra loro. Anche per la Banca di Roma, sulla quale il mercato sembra aver puntato gli occhi. Da molti anni le autorità monetarie e di governo stanno spingendo per un processo di accorpamento che produca nel nosro Paese randi soggetti in grado di competere a livello europeo. Adesso, dopo e nozze tra Cariplo e Ambroveneto, il mercato ha cominciato a chiedersi quale sarà il prssimo "matrimonio" del settore el credito. La Banca Commerciale Italiana resta uno dei protagonisti più "spiat" di Piazza Affari, in particolare per i suoi 4.000 miliardi da ivestire. Secondo le voci più ricorrenti, le banche alle quali la Comit sarebbe interessata (o che sarebbero interessate alla Comit) sono sempre la Popolare di Novara, la Popolare di Milano e, appunto, la Banca di Roma. Tutti e tre hanno trascroso una settimana "sugli scudi" in Borsa: le Banca di Roma hanno guadagnato il 6,54%, le Popolare Milano sono progredite dell'1,06% e le Novara, venerdì sono improvvisamente schizzate in rialzo del 3,23%. Sull'eventualit di un'allenaza ra Comit e Banca di Rom, Geronzi non si è voluto sbilanciare. "Se lo dice il mercato - ha risposto a chi gli chiedeva un commento - ascotate il mercato, non potete chiederlo a me". Il presidente di Banca di Roma ha fatto riferimento all'andamento del titolo in Borsa che sarebbe leato appunto, a voci di un'allenaza tra idue istituti: "Io non ne so nulla , sono valutazioni del mercato". Geronzi ha rilevat che la ristrutturazione delsistema bancario è un processo che va avanti. A questo proposito non ha valutato negativamente l'incontro di venerdì a Palazzo Chigi on i banchieri. "Non è stata affatto una fumata nera, ma un altro passo avanti verso la soluzione, attraverso un documento che sarà siciramente approvato dalle parti nei prossimi giorni". Del resto, ha aggiunto, "si dice che il sistema bancario sia una foresta pietrficata: ora bisogna prendere atto che il disboscamento della foresta è in corso e la sua velocità di attuazione sarà olto più rapida di quanto non si pensi". Dalle allenaze alle privatizzazioni. Il consigio di amministrazione del Sanpaolo ha fissato a 10.435 lire l'uno il prezzo dei tili che saranno offerti al publico e a 10.175 quello per i dipendenti. Per gli investitori istituzionali il prezzo è di 10.630 lire. E stato fissato anche il quantitativo di azioni destinato all'opv: si tratta di 120 milioni di titoli, di cui 20 milioni per i dipendenti della banca. L'offerta globale (comprensiva di quella per li investitori istituzionali) era di 220 milioni di azioni (in tutto, poco meno del 30% del capitle della banca). Fino a venerdì, sono stati più di 400 mila i cittadini che hanno chiesto di poter acquistare azioni Snpaolo. Ad ess si sono agiunti altrettanti investitori istituzionali. La richiesta complessiva è stato di 760 milioni di azioni, oltre il triplo del quantitativo offerto. Per quanto riguarda l'Opv, l'istituto torinese ribadisce che "non potendosi assegnare un lotto minimo a ciascun sottoscrittore si ricorrerà al riparto medinte estrazione a sorte".