La Banca di Roma più vicina a Bna?
La Repubblica
La Banca Nazionale dell'Agricoltura è sempre più vicina alla Banca di Roma. E' questo almeno il senso che si ricava dal testo di un'intervista al settimanale Il Mondo rilasciata dal presidente del Credito Italiano
MILANO - La Banca Nazionale dell'Agricoltura è sempre più vicina alla Banca di Roma. E' questo almeno il senso che si ricava dal testo di un'intervista al settimanale Il Mondo rilasciata dal presidente del Credito Italiano, Lucio Rondelli. Il responsabile dell'istituto di Piazza Cordusio, infatti, ha annunciato che la banca, al termine dell'operazione Rolo procederà ad un riordino delle proprie partecipazioni bancarie (Creditwest, Fonspa, Bna). Quale sarà, in particolare, il destino della quota in Bna (5,44 per cento diretto più il 20 per cento della controllante Bonifiche Siele)? "Quando siamo entrati in Bna - afferma il presidente Rondelli - pensavamo di poter integrare la nostra presenza nell'Italia centrale, ma oggi quel territorio è in mano ad un'altra grande realtà, la Banca di Roma, l'unica che abbia sviluppato una strategia adeguata attraverso due processi di concentrazione che l'hanno dotata di una importante massa critica al centro del Paese". E' quindi possibile una cessione della quota alla Banca di Roma? "La cosa più logica - risponde Rondelli - è fare le cose al momento giusto, senza contare che l'imprevedibile Auletta Armenise è sempre alla ricerca del suo "sleeping partner". Intanto si muovono anche gli alleati del Credito. La Carimonte punta al controllo della Banca Popolare di Rieti e intanto lancia un'Opa sul 30 per cento del capitale sociale della banca reatina, al prezzo di 11.000 lire per ogni titolo da 5.000 lire nominali.