Gli arabi danno una mano a Geronzi
Corriere della Sera
Nel capitale della Banca di Roma sauditi, libici e Abu Dhabi con l'8,2%
ROMA - Saranno i capitali arabi a finanziare il rilancio della Banca di Roma. Nella lista dei nuovi soci che sottoscriveranno il collocamento dell'aumento di capitale dell'istituto di credito presieduto da Cesare Geronzi, nonche' della quota messa in vendita dall'Iri mediante un prestito obbligazionario, figurano ben tre istituzioni di Paesi del Golfo. Che, tutte assieme, acquisteranno l'8,2% , circa la stessa quota che sara' detenuta dalla Toro, la compagnia di assicurazioni del gruppo Fiat, unica candidata al ruolo di socio stabile. Torneranno a investire in Italia i libici che dopo l'ingresso nel '76 nel capitale della Fiat (dal quale sono usciti dieci anni dopo) erano stati nell'88 protagonisti della nascita di Tamoil, poi ceduta a una cordata italiana. La Lybian Arab Foreign Bank, stando alle notizie contenute nel prospetto dell'operazione approvato ieri dalla Consob, sottoscrivera' il 5% del capitale (2% dell'aumento di capitale e il 3% delle obbligazioni convertibili). Una banca saudita, la National Commercial Bank di Gedda, acquisira' il 2,2% mentre la Abu Dhabi Investment Authority ha comprato l'1% . Gia' nei mesi scorsi, del resto, gli gnomi di Abu Dhabi avevano fatto shopping in Europa acquisendo il 5% di una squadra di calcio inglese, il Manchester United. Quanto ai soci italiani, la Toro con l'8,3% (3,9% di aumento di capitale e 4,4% di prestito convertibile per un totale di 700 miliardi) sara' l'azionista stabile, per ora unico, che si affianchera' nella gestione all'Ente Cassa di Risparmio. Quest'ultimo, dopo l'aumento di capitale che non sottoscrivera', portera' la sua partecipazione dall'attuale 52,3% al 32,7% . I due azionisti stabili concluderanno un patto di sindacato aperto che vincolera' il 25-26% del capitale. Gli altri soci finanziari - oltre gli arabi -, sono la Comit (2%) il Credit (2%) e la multinazionale Eds (2%) che sta concludendo con la banca un contratto commerciale di partnership informatica. Nel prospetti, cosi' come aveva chiesto la Consob, la Banca di Roma segnala, oltre le cifre dell'ultimo rendiconto economico (alla fine del primo semestre '97 la perdita era di quasi 3 mila miliardi), anche il dato negativo del free capital. Il capitale libero per investimenti registra per la spa bancaria un deficit di 7.050 miliardi, che si ridurranno a 4.150 miliardi dopo l'aumento di capitale di circa 3 mila miliardi. A livello consolidato il free capital da' un risultato negativo di 8.859 miliardi, destinati a calare a quota 5.959 dopo l'aumento di capitale. Quanto ai tempi del collocamento, il prospetto conferma che l'Offerta pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs), che sara' affiancata da un collocamento privato rivolto agli investitori italiani e stranieri, partira' il 24 novembre e si concludera' il 28 novembre. Il lotto minimo sottoscrivibile sara' di 5 mila azioni. Il prezzo dei titoli sara' fissato il 29 novembre e sara' il piu' basso tra quello ufficiale di Borsa, quello istituzionale applicato ai soci stabili e finanziari e il prezzo massimo che sara' indicato il 22 novembre assieme alla percentuale dello sconto.