Approda alla Camera la Superbanca
Il sole 24 ore
Roma – Per la progettata costituzione del polo bancario tra la Cassa di Risparmio di Roma, il Banco di Santo Spirito e il Banco di Roma, ci sarà anche un passaggio parlamentare. La prossima settimana, subito dopo la pronuncia del vertice Iri, il ministro del Tesoro, Guido Carli, quello delle Partecipazioni Statali, Franco Piga, il presidente della Consob, Bruno Pazzi saranno chiamati a riferire alla commissione Finanze della Camera sui vari risvolti dell’operazione.
Carli, Piga e Pazzi convocati da Piro per spiegare l’operazione Cassa-Banco Roma
Roma – Per la progettata costituzione del polo bancario tra la Cassa di Risparmio di Roma, il Banco di Santo Spirito e il Banco di Roma, ci sarà anche un passaggio parlamentare. La prossima settimana, subito dopo la pronuncia del vertice Iri, il ministro del Tesoro, Guido Carli, quello delle Partecipazioni Statali, Franco Piga, il presidente della Consob, Bruno Pazzi saranno chiamati a riferire alla commissione Finanze della Camera sui vari risvolti dell’operazione.
La decisione di convocare i responsabili dei dicasteri interessati e il presidente della commissioni di via Isonzo è stata presa ieri su richiesta dei comunisti che già in passato, sull’onda delle voci sull’ipotesi di integrazione dei tre istituti, avevano presentato interrogazioni parlamentari per conoscere la posizione del Governo. Una sollecitazione accolta dal presidente della commissione, il socialista Franco Piro, che alle audizioni dei ministri ha chiesto di affiancare anche quella di Pazzi per verificare le tensioni cui sono state soggette le quotazioni del titolo Bancoroma nelle scorse settimane.
Compito di Carli e Piga dovrà essere, secondo i deputati della commissione, quello di indicare soprattutto la filosofia che sta dietro alla creazione della Superbanca romana e le modalità attraverso le quali si arriverà all’assetto finale del nuovo gruppo. Ma è chiaro fin da ora che il discorso sarà esteso anche ad altre questioni, prima fra tutte quella degli sviluppi aperti dalla progettata operazione per il futuro delle due altre Bin. Il Pci, che sull’integrazione tra Cassa, Santo Spirito e Bancoroma ha espresso subito un giudizio negativo, ha ribadito ieri tutte le sue critiche per bocca del capogruppo in commissione Finanze, Antonio Bellocchio, e del responsabile del settore credito, Angelo De Mattia. I due esponenti hanno formulato una lunga lista di interrogativi che vanno dalla richiesta all’Iri di fornire tutte le informazioni sull’operazione ai vari aspetti (istituzionali, funzionali, strategici, organizzativi) dell’accorpamento, all’impatto sull’assetto societario di Mediobanca, fino – appunto – ai progetti per Comit e Credit.
Alle valutazioni negative dei comunisti sul progetto ha replicato il deputato dc, Luigi Grillo. Per quest’ultimo il matrimonio tra Cassa e Banco di Roma va nella giusta direzione e si colloca nella linea di realizzazione indicata dalla legge Amato. Il parlamentare approva la creazione di un gruppo con una spiccata proiezione in un’area – il Centro-Sud – “da sempre scoperta di una presenza significativa come quella che, con l’integrazione tra gli istituti, si verrebbe a creare”. Sull’operazione, sono da registrare, infine, le notizie della stampa spagnola su un prossimo viaggio in Italia di una delegazione della Caja di Madrid, interessata ad “allacciare rapporti societari” con la Cassa di Roma.
Sempre alla commissione Finanze della Camera, intanto, si è avviato l’esame dei tre decreti delegati previsti dalla legge Amato, decreti per i quali è previsto un parere delle competenti commissioni parlamentari. Sulla normativa relativa alle trasformazioni in Spa e ai futuri gruppi polifunzionali, il relatore, il dc Grillo, nel quadro di una valutazione favorevole, ha fatto alcune osservazioni sui compiti delle fondazioni, sulle stime peritali per i conferimenti, sulla tutela sanzionaria delle disciplina sui gruppi. Alla commissione Lavoro, il dibattito sul decreto che regola il trasferimento all’Inps delle gestione previdenziali dei fondi integrativi, sono venute dure critiche per la vicenda dei 700 prepensionamenti al Banco di Napoli e delle successive 500 assunzioni per i figli dei dipendenti collocati a riposo. Ne è derivato un parere condizionato a corregere la norma che permette questa procedura, correzione di cui ha preso atto il sottosegretario al Tesoro Maurizio Sacconi.
M. Cal.