Capaldo è alla guida di cassa e S. Spirito

La Repubblica

Pellegrino Capaldo è stato nominato ieri presidente del Banco di Santo Spirito. Con questo atto formale ha preso così corpo la fusione fra la Cassa di risparmio di Roma e il Santo Spirito

Pellegrino Capaldo è stato nominato ieri presidente del Banco di Santo Spirito. Con questo atto formale ha preso così corpo la fusione fra la Cassa di risparmio di Roma e il Santo Spirito, fusione che porterà alla creazione del più grosso istituto regionale italiano, in grado di competere a livello europeo. Capaldo, già presidente della Cassa di risparmio di Roma, è l'artefice insieme a Cesare Geronzi, direttore generale della stessa Cassa e amministratore delegato del Santo Spirito, di questa prima operazione di fusione di banche pubbliche in Italia. I due saranno i massimi esponenti, nelle rispettive cariche, della banca fusa, sulla base dei dettami della legge Amato che il Senato si appresta a varare definitivamente nella prossima settimana. Capaldo e Geronzi avevano acquisito il 51% del Santo Spirito dall'Iri all' inizio dello scorso anno, con un esborso di circa 750 miliardi di lire. Sulla base dei dati di bilancio 1989, la nuova banca dell'Italia centrale aveva un volume di depositi da clientela ordinaria superiore ai 31 mila miliardi ed un utile lordo superiore agli 800 miliardi. I dipendenti dell'Istituto superano le 10 mila unità. La fusione fra le due banche sarà attivata entro la fine di quest'anno con lo scorporo delle relative aziende bancarie: ciò porterà notevoli vantaggi, con patrimonio e redditività moltiplicate, anche per gli azionisti privati che entreranno in possesso delle azioni successivamente immesse sul mercato. C'è da considerare che già oggi nel Santo Spirito è presente un azionariato privato che ha visto considerevolmente rivalutate i propri titoli solo sulla base delle prospettive di fusione. Fusione che peraltro è già praticamente in atto nelle strutture della banca e che è alla fase finale nelle trattative sindacali. Proprio ieri è giunta notizia dall' Austria di una identica operazione attuata dalla maggiore Cassa di risparmio di quel Paese: la Zentralsparkasse und Kommerzialbank di Vienna (terzo istituto austriaco) è stata trasformata in Spa e il direttore generale Alfons Haiden ha comunicato che l'anno prossimo le azioni saranno collocate in Borsa con un diritto di opzione agli attuali detentori di azioni di risparmio.