Patto di ferro Banca di Roma-Confcommercio
Il Tempo
Siglato l'accordo per agevolare il credito alle piccole e medie aziende
ROMA - Banca di Roma e Confcommercio hanno firmato un accordo quadro per agevolare il credito alle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi. L'accordo rappresenta un forte strumento operativo per le Pmi nello snellimento della loro attività creditizia, soprattutto in un momento di grave difficoltà delle imprese del terziario per effetto della caduta dei consumi e per le incertezze del mercato.
Nell'accordo, firmato dal presidente della Banca di Roma Cesare Geronzi e della Confcommercio Sergio Billé, vengono specificati tutti i prodotti che l'istituto mette a disposizione delle imprese per migliorare l'accesso al credito da parte delle pmi terziarie, mediante la semplificazione della documentazione, dei tempi di istruttoria e di erogazione del credito.
Saranno inoltre intensificati i rapporti che la banca intrattiene con l'associazione cui aderiscono circa 650 mila commercianti e le sue strutture territoriali, come l'Ascom, e di categoria, grazie ad un articolato "pacchetto" di prodotti e servizi.
L'offerta comprende prodotti differenziati destinati a soddisfare differenti esigenze finanziarie delle imprese, dall'elasticità di cassa con specialconto, al finanziamento a medio-lungo termine per programmi di innovazione, sviluppo ed investimento dele aziende associate (Specialinvest, Mediotrading on leasing).
Specialinvest, in particolare, prevede finanziamenti al settore commerciale, turistico-alberghiero e di servizi per l'ammodernamento dei locali destinati all'attività di impresa, per l'acquisto di attrezzature, di arredamenti e di macchinari.
La durata del finanziamento potrà essere di 18 o 60 mesi, ad un tasso di interesse ancorato al tasso di riferimento per i settori commerciale e turistico diminiuto dello 0,25 per cento.
Alla manifestazione per la firma dell'accordo il presidente della Banca di Roma, Cesare Geronzi, è tornato così su uno dei temi più spinosi dell'assetto presente e futuro del sistema bancario: "che sta attraversando una fase di ristrutturazione". E' quindi opportuno che si ricomponga il dibattito sul contenimento dei costi e sulla ridefinizione della struttura del salario. Geronzi ha infatti rilevato che "sui prezzi dei prodotti non possono incidere i costi, resi incontenibili dalla contrattualistica vigente".
Nell'accordo, firmato dal presidente della Banca di Roma Cesare Geronzi e della Confcommercio Sergio Billé, vengono specificati tutti i prodotti che l'istituto mette a disposizione delle imprese per migliorare l'accesso al credito da parte delle pmi terziarie, mediante la semplificazione della documentazione, dei tempi di istruttoria e di erogazione del credito.
Saranno inoltre intensificati i rapporti che la banca intrattiene con l'associazione cui aderiscono circa 650 mila commercianti e le sue strutture territoriali, come l'Ascom, e di categoria, grazie ad un articolato "pacchetto" di prodotti e servizi.
L'offerta comprende prodotti differenziati destinati a soddisfare differenti esigenze finanziarie delle imprese, dall'elasticità di cassa con specialconto, al finanziamento a medio-lungo termine per programmi di innovazione, sviluppo ed investimento dele aziende associate (Specialinvest, Mediotrading on leasing).
Specialinvest, in particolare, prevede finanziamenti al settore commerciale, turistico-alberghiero e di servizi per l'ammodernamento dei locali destinati all'attività di impresa, per l'acquisto di attrezzature, di arredamenti e di macchinari.
La durata del finanziamento potrà essere di 18 o 60 mesi, ad un tasso di interesse ancorato al tasso di riferimento per i settori commerciale e turistico diminiuto dello 0,25 per cento.
Alla manifestazione per la firma dell'accordo il presidente della Banca di Roma, Cesare Geronzi, è tornato così su uno dei temi più spinosi dell'assetto presente e futuro del sistema bancario: "che sta attraversando una fase di ristrutturazione". E' quindi opportuno che si ricomponga il dibattito sul contenimento dei costi e sulla ridefinizione della struttura del salario. Geronzi ha infatti rilevato che "sui prezzi dei prodotti non possono incidere i costi, resi incontenibili dalla contrattualistica vigente".