La Cassa di Roma presenta un ottimo ‘88
La Repubblica
La Cassa di Risparmio di Roma ha presentato ieri all'assemblea dei soci due risultati di tutto rilievo: il primo è costituito dai risultati di bilancio dell'esercizio 1988 che sono particolarmente positivi
Roma - La Cassa di Risparmio di Roma ha presentato ieri all'assemblea dei soci due risultati di tutto rilievo: il primo è costituito dai risultati di bilancio dell'esercizio 1988 che sono particolarmente positivi avendo la banca conseguito un avanzo lordo di gestione di ben 523,2 miliardi ed un utile netto di 97,2. Si tratta di dati che portano la Cassa negli alti strati delle classifiche bancarie dal momento che tali risultati sono superiori a quelli conseguiti da alcune banche di dimensioni maggiori. La Cassa di Roma ha raggiunto nel 1988 una massa intermediata di 17.152 miliardi (+15,2%) ed impieghi per 8977 miliardi (+36%). Gli accantonamenti prudenziali e la destinazione dell'utile hanno portato i fondi patrimoniali della Cassa a 1.053 miliardi contro gli 884 dell'esercizio precedente; considerando anche gli accantonamenti al fondo rischi su crediti il totale raggiunge i 1845 miliardi con un aumento del 14,7%. La banca, quindi, come hanno affermato i vertici in assemblea ha avuto un esercizio caratterizzato dall'aumento della quota di mercato sull'intermediazione tradizionale e sui nuovi servizi bancari, dal miglioramento della redditività, dal rafforzamento patrimoniale e dalla politica di espansione aziendale. Il presidente della Cassa di Roma, prof. Pellegrino Capaldo ed il direttore generale Cesare Geronzi hanno poi illustrato ai soci l'operazione appena conclusa con l'Iri, vale a dire l'acquisizione del 51% del Banco di Santo Spirito. Si tratta della prima grossa operazione bancaria perfezionata in Italia in vista del 1992 e della deregulation bancaria europea. Con la fusione di queste due banche si realizzerà un forte istituto bancario regionale del Centro Italia e con importanti diramazioni al nord ed al sud. L'operazione è costata alla Cassa circa 800 miliardi, ma la struttura della banca guidata da Capaldo è tale da poter assorbire tale investimento con una parte dei fondi propri. Per l'espansione all'estero, che la Cassa di Roma persegue con ostentata tranquillità e senza grandi annunci, è stato ricordato all'assemblea che la controllata Banque Generale du Commerce ha acquistato altri sei importanti agenzie dislocate in Francia, oltre all'apertura della nuova filiale di Marsiglia e a quella di Aix en Provence. CASSA DI GENOVA. Il bilancio dell'Istituto ha chiuso con un utile netto di 37,7 miliardi con un aumento del 9,7 per cento. Questo risultato ha consentito di destinare 9 miliardi al Fondo per opere di beneficienza e pubblica utilità e di rafforzare i fondi patrimoniali che hanno raggiunto la consistenza di 437,7 miliardi (più 6,9 per cento). La redditività aziendale è migliorata con un risultato lordo di gestione pari a 127,9 miliardi, in aumento del 41,4 per cento rispetto all'esercizio precedente. È stata potenziata la struttura organizzativa e di mercato.