Polemiche Amodio contro il “Fatto”: «Geronzi non cerca scorciatoie»

il Giornale

Ancora polemiche sulla norma nell'ambito della manovra finanziaria che esclude per talune fattispecie la punibilità di determinati reati fallimentari.

Ancora polemiche sulla norma nell'ambito della manovra finanziaria che esclude per talune fattispecie la punibilità di determinati reati fallimentari. Dopo che ieri il neo presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha ribadito che la norma è necessaria al sistema bancario, il «Fatto Quotidiano» è tornato sulla questione ribadendo che la norma sarebbe stata ispirata da Cesare Geronzi, il presidente delle Generali, per azzerare i processi Parmalat e Cirio. Nella questione è intervenuto ieri Ennio Amodio, legale difensore di Geronzi, che sottolinea come il Fatto non indichi nemmeno «una fonte, una circostanza, un episodio, anche perché non avrebbe potuto farlo. È stata, allora, una botta di caldo.
Per Amodio, «per uscire dai suoi processi il Presidente di Generali non ha mai cercato scorciatoie (e per di più la norma in questione non è affatto tale). Lo confermano le assoluzioni con formula piena pronunciate nei suoi confronti nelle diverse sedi giudiziarie. Assoluzioni raggiunte mediante l’esercizio del diritto di difesa nelle forme previste dal codice. In effetti, la norma sulla non punibilità risponde a una richiesta non solo dei rappresentanti del mondo delle imprese ma anche di soggetti istituzionali, in particolare la Banca d’Italia; una richiesta volta a porre fine a una contraddizione tra le norme civilistiche e quelle penali fallimentari. In tal modo, la norma fa sì che gli imprenditori e le banche non incorrano in reati fallimentari se si adoperano concretamente nel risolvere e superare le situazioni di crisi».