Geronzi, i libici sono i soci migliori che io abbia mai avuto

Milano Finanza

"I soci libici in Capitalia sono stati azionisti eccellenti, collaborativi che non hanno mai contrastato la governance"

“I soci libici in Capitalia sono stati azionisti eccellenti, collaborativi che non hanno mai contrastato la governance. I soci migliori che io abbia mai avuto, attenti a seguire la crescita del loro investimento senza impedire l'attività della banca”. Il presidente delle Generali, Cesare Geronzi, ricorda con piacere l’ingresso di Tripoli nel capitalia dell’allora Banca di Roma: i primi incontri con il colonnello Gheddafi nel 1997 nel deserto di Saba, poi l’acquisto da parte di Tripoli di un pacchetto del 5% della banca, “mossa che ha dato un forte contributo alla ricapitalizzazione e al rilancio dell’istituto”. Per questo, secondo il numero uno del Leone, la presenza libica in Unicredit non rappresenta affatto un pericolo ma una grande opportunità: “I libici sono persone preparate che hanno studiato in università internazionali. Non posso dire nulla di male della classe dirigente del Paese”. Quanto a Generali, Geronzi ha confermato il suo impegno “a sviluppare la compagnia, ad accrescere redditività ed efficienza, a migliorare l’organizzazione e i rapporti con la clientela e a rafforzarne la competitività”. La crescita esterna? “L’espansione all’estero ha sempre un posto di rilievo. Soprattutto l’Asia con india e Vietnam”.