Geronzi: check sulle fondazioni - «Autonomia e verifica enti»

Corriere Della Sera

Il presidente delle Generali – A Milano summit Tremonti-banchieri

MILANO — A vent’anni di distanza dalla legge Amato-Carli, perle fondazioni bancarie è opportuna una «verifica» per valutare se «introdurre innovazioni». Lo ha detto ieri Cesare Geronzi, presidente delle Generali, in occasione dell’inaugurazione dell’asilo nido aziendale di Theste «I cuccioli del Leone».
Geronzi, che nelle ultime settimane è più volte intervenuto sul tema delle Fondazioni e sul rapporto con la politica, ritiene necessario «rafforzare l’autonomia degli enti, migliorare ancora il sostegno ai settori dell’intervento istituzionale, definire in modo più particolareggiato il rapporto» con le istituzioni «che concorrono a formare i loro organi e con il sistema bancario». Il presidente del Leone dunque auspica «una ricognizione», «al termine della quale si potrebbe anche convenire che non esistono ragioni di innovazione. Ma una verifica appare opportuna».
Geronzi ha poi parlato anche di macroeconomia, nello stesso giorno in cui il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha incontrato a Milano (come di consueto) alcuni banchieri: al tavolo è intervenuto per la prima volta il neo amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, tra i primi ad arrivare alle 12,30 nella sede milanese dell’Agenzia delle Entrate. Dopo circa 30 minuti è arrivato l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera. All’incontro, durato un paio d’ore, erano presenti anche il presidente di Mps e Abi Giuseppe Mussari e Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo. Il quale all’uscita ha detto solo che il clima «è stato buono, credo».
Nel suo intervento triestino Geronzi ha sottolineato che «bisogna crescere di più, avendo ora le spalle coperte dalla messa in sicurezza dei conti pubblici». «Non possiamo ritenerci soddisfatti della crescita prevista». E «al tempo stesso non possiamo cantare vittoria per il superamento della crisi finanziaria globale, essendo ancora incerta la ripresa, in campo internazionale e nel nostro Paese». Secondo Geronzi «tutti gli organismi e gli strumenti a vario titolo interessati devono operare per contrastare i segnali di ripiegamento e rafforzare i sintomi di ripresa». Sono centrali «produttività e crescita», vere basi per «dare prospettive di lavoro solide». «Purtroppo, in campo internazionale, i risultati delle recentissime riunioni dl Washington (G7 e Fmi) non sono soddisfacenti. Restano aperte e irrisolte le due questioni fondamentali che influiscono sulla ripresa: il coordinamento tra le aree monetarie e l’adozione di nuove regole della finanza».

S. Bo.