Bolloré: con Geronzi per crescere
Corriere Della Sera
«Pieno sostegno sul rafforzamento della presidenza». Il 9 esecutivo Generali. Il Leone di Trieste: pronto a salire anche in Mediobanca: «Sono le torri di controllo» dell’Italia
MILANO - Vincent Bolloré vuole crescere nel Leone e in Piazzetta Cuccia, «le torri di controllo dell'Italia». Lo ha detto ieri a Parigi durante la conferenza stampa sui risultati semestrali del suo gruppo: «Pensiamo di rafforzarci in Generali nella misura dei nostri mezzi e lo faremmo anche in Mediobanca se un giorno diventasse possibile». Dichiarazioni in linea con quanto finora sostenuto in relazione alla presenza nelle due società. Non appena nominato in aprile uno dei tre vicepresidenti delle Generali ha detto che avrebbe investito nel Leone «qualche decina di milioni». E dalla semestrale risulta che in effetti ha raccolto lo 0,1% circa, impiegando poco più di una ventina di milioni. Bolloré sembra dunque attribuire alla quota un valore di supporto della carica piuttosto che una base per costruire una posizione di rilievo nell'azionariato triestino. Per quanto riguarda Mediobanca, l'imprenditore bretone ha il 5%, mentre complessivamente il gruppo C dei soci francesi ha vincolato nel patto il 10% con autorizzazione a salire all'11%. Bolloré in passato ha già manifestato l'intenzione di crescere in Piazzetta Cuccia ma da un lato non risulta abbia mai richiesto a Bankitalia l'ok a superare la soglia d' investimento (prima pari al 5%, ora al 10%), dall'altro il patto di Mediobanca autorizza al momento il suo gruppo a detenere nell' istituto partecipazioni fino al 5%. Fonti di Bolloré hanno poi precisato che un eventuale aumento in Piazzetta Cuccia sarà «comunque di dimensioni molto limitate». L'imprenditore (che ieri ha anche dichiarato un interesse per il quotidiano Le Parisien) ha poi sottolineato il «pieno sostegno al presidente di Generali Cesare Geronzi e quindi anche al suo rafforzamento nella governance della compagnia». Non sono in vista cambiamenti nelle regole di governo societario a Trieste, perciò Bolloré sembra voler sottolineare il diverso ruolo di Geronzi rispetto alla presidenza Bernheim. Ruolo che si manifesta per esempio nella convocazione frequente degli organi di governance. In particolare il 9 settembre è in calendario un comitato esecutivo, del quale fanno parte presidente, vicepresidenti, amministratori delegati e soci di peso come Francesco Gaetano Caltagirone (che è anche vicepresidente) Lorenzo Pellicioli di De Agostini e Leonardo Del Vecchio. Il comitato, riunito di rado da Bernheim, ha assunto ora un ruolo centrale nell'attività del Leone. Che ha poi in agenda a Venezia il 23 settembre il board e il 24 il consiglio generale.
Sergio Bocconi
Sergio Bocconi