Mediobanca torna a macinare profitti decisione su Generali a fine marzo

La Repubblica

Nel trimestre settembre-dicembre utili a 69 milioni che portano a 270 il risultato di metà anno Milano - Mediobanca tiene dritta la barra dei conti, giunti alla seconda trimestrale; ma i grandi soci riuniti non affrontano il tema delle nomine.

Nel trimestre settembre-dicembre utili a 69 milioni che portano a 270 il risultato di metà anno

Andrea Greco
Milano - Mediobanca tiene dritta la barra dei conti, giunti alla seconda trimestrale; ma i grandi soci riuniti non affrontano il tema delle nomine.Alla domanda se il patto di sindacato avesse discusso la candidatura di Cesare Geronzi alla presidenza di Generali, Dieter Rampi ha risposto:<<Non era in agenda oggi>>, aggiungendo un <<forse>> all'ipotesi che una prossima riunione sviluppi il tema. C'è tempo fino a fine marzo: la sensazione è che i giochi  formali si faranno all'ultimo, convocando il comitato nomine a fine mese per stilare la lista di maggioranza del cda Generali. Si lavora a un consiglio che sia equilibrio tra azionisti-investitori e manager, che dovrebbe ridursi di qualche membro dai 19 attuali. Anche la governance potrebbe essere semplificata; ma molto dei futuri assetti triestini dipenderà dall'ipotesi che l'attuale presidente di Mediobanca passi alla stessa poltrona di Generali. Il patto ieri ha solo confermato i dieci membri del direttivo, guidato da Geronzi, e autorizzato l'uscita della Fineldo della famiglia Merloni, che svincola lo 0,24% dall'accordo.
L'attenzione di soci e manager dell'istituto si è dunque concentrata sui conti di settembre-dicembre 2009. Un trimestre che ha fruttato 69 milioni, portando a 270 milioni l'utile di metà esercizio; quasi il triplo rispetto alla ''terribile'' fine 2008. E' un trimestre che mostra segni di tenuta malgrado la <<perdurante debolezza dell'economia reale e tassi ai minimi storici>>. Gli investitori hanno apprezzato i numeri (in borsa + 2,76%) e la ''promessa'' dell'ad Alberto Nagel che così continuando un dividendo ci sarà.
Sono crollati i profitti da negoziazione di titoli scesi da 266 a 47 milioni. Un effetto della chiusura dei margini tra bond sovrani e societari.Altro guaio della congiuntura, il permanere delle alte rettifiche su crediti al consumo: le famiglie finanziate da Compass e Linea faticano, e la voce in un semestre è salita 140 a 182 milioni. Gli elementi negativi sono bilanciati dalla buona tenuta del Corporate&Investment banking che <<si conferma motore della crescita del gruppo>>, con un aumento dei ricavi del 21% su base annua e del 12% a livello trimestrale.
E soddisfa anche il retail di CheBanca!, che nel semestre ha aumentato del 30% i depositi (pari a 7,9 miliardi) e prevede il pareggio a fine 2011. Come ha detto l'ad Alberto Nagel agli analisti,<<nei prossimi trimestri osserveremo una dinamica positiva dei margini di interesse e quindi a fine anno risultati economici positivi>>. Il manager si aspetta miglioramenti in ogni attività rilevante, ma ha aggiunto: <<Il mercato dei capitali continuerà a essere uno dei fattori di contribuzione prevalente per tutto l'anno>>. Le partecipazioni strategiche - Generali,Telco,Rcs - hanno apportato nel semestre 105 milioni, specie grazie al Leone. Ma per tutte Nagel attende un prossimo rimbalzo della redditività.