A Berheim la Gran croce della Repubblica italiana: «Le Generali vanno bene»
Il Piccolo
PARIGI Il presidente delle Generali Antoine Bernheim è stato insignito ieri sera all' Ambasciata d'Italia a Parigi della Gran croce dell'ordine al merito della Repubblica italiana. La Gran Croce, consegnata dall'ambasciatore Ludovico Ortona alla presenza del gotha della finanza italo francese, è stata conferita dal presidente Giorgio Napolitano su richiesta del presidente consiglio Romano Prodi. Nel consegnare le insegne Ortona ha ricordato che è il primo imprenditore francese a ricevere la massima onorificenza italiana.
PARIGI Il presidente delle Generali Antoine Bernheim è stato insignito ieri sera all' Ambasciata d'Italia a Parigi della Gran croce dell'ordine al merito della Repubblica italiana. La Gran Croce, consegnata dall'ambasciatore Ludovico Ortona alla presenza del gotha della finanza italo francese, è stata conferita dal presidente Giorgio Napolitano su richiesta del presidente consiglio Romano Prodi. Nel consegnare le insegne Ortona ha ricordato che è il primo imprenditore francese a ricevere la massima onorificenza italiana.
Il presidente del consiglio Prodi ha inviato un messaggio in cui «manifesta il suo grande apprezzamento per le attività manageriali sempre volte a valorizzare l'impresa italiana nel mondo» e «si felicita dell'impegno con cui ha saputo accompagnare le Generali verso l'eccellenza». Alla cerimonia erano presenti tra gli altri l'ad di Generali Sergio Balbinot, il presidente di Intesa SanPaolo Giovanni Bazoli, il presidente di Mediobanca Cesare Geronzi, Gian Luigi Gabetti, John Elkann, Gerardo Braggiotti, il presidente di Eads Louis Gallois, il presidente di Credit Agricole Rene Carron, Vincent Bollorè, Tarak Ben Ammar. «Ho cominciato ad amare l'Italia durante la guerra, a Grenoble sotto l'occupazione », ha detto Bernheim . «È stato il capitano Mascheroni, che faceva parte della guarnigione che occupava la città a farmela amare», ha aggiunto ricordando il militare italiano cui si era rivolto con i suoi compagni della resistenza per ottenere la liberazione di ebrei che i francesi stavano per deportare. Le Generali «vanno bene» ma se fossero «state sempre bene amministrate sarebbero ora la prima compagnia assicurativa del mondo», ha detto ancora. «Non abbiamo neanche un centesimo nel subprime, contrariamente ad altri gruppi le cui perdite sono al momento ben nascoste» ha aggiunto senza fare nomi ma non escludendo che un giorno «salteranno fuori». «Sono prudente, sono un conservatore, i soldi servono per i sinistri non per speculare » ha anche sottolineato Bernheim dopo aver evocato la parte di hedge fund che gli rimproverano non solo di essere vecchio ma anche di «non essere aggressivo negli investimenti».
Il presidente delle Generali si è anche rallegrato della nomina di Cesare Geronzi alla presidenza di Mediobanca in quanto, ha detto, «avevo veramente bisogno di un sostegno in Italia». Generali France. Generali France ha chiuso il 2007 con un utile di 505 milioni di euro, in aumento del 25% rispetto all'anno prima. La filiale francese del Leone di Trieste presieduto da Antoine Bernheim ha realizzato una raccolta di 15,5 miliardi di euro, in progressione del 9%.
Il presidente del consiglio Prodi ha inviato un messaggio in cui «manifesta il suo grande apprezzamento per le attività manageriali sempre volte a valorizzare l'impresa italiana nel mondo» e «si felicita dell'impegno con cui ha saputo accompagnare le Generali verso l'eccellenza». Alla cerimonia erano presenti tra gli altri l'ad di Generali Sergio Balbinot, il presidente di Intesa SanPaolo Giovanni Bazoli, il presidente di Mediobanca Cesare Geronzi, Gian Luigi Gabetti, John Elkann, Gerardo Braggiotti, il presidente di Eads Louis Gallois, il presidente di Credit Agricole Rene Carron, Vincent Bollorè, Tarak Ben Ammar. «Ho cominciato ad amare l'Italia durante la guerra, a Grenoble sotto l'occupazione », ha detto Bernheim . «È stato il capitano Mascheroni, che faceva parte della guarnigione che occupava la città a farmela amare», ha aggiunto ricordando il militare italiano cui si era rivolto con i suoi compagni della resistenza per ottenere la liberazione di ebrei che i francesi stavano per deportare. Le Generali «vanno bene» ma se fossero «state sempre bene amministrate sarebbero ora la prima compagnia assicurativa del mondo», ha detto ancora. «Non abbiamo neanche un centesimo nel subprime, contrariamente ad altri gruppi le cui perdite sono al momento ben nascoste» ha aggiunto senza fare nomi ma non escludendo che un giorno «salteranno fuori». «Sono prudente, sono un conservatore, i soldi servono per i sinistri non per speculare » ha anche sottolineato Bernheim dopo aver evocato la parte di hedge fund che gli rimproverano non solo di essere vecchio ma anche di «non essere aggressivo negli investimenti».
Il presidente delle Generali si è anche rallegrato della nomina di Cesare Geronzi alla presidenza di Mediobanca in quanto, ha detto, «avevo veramente bisogno di un sostegno in Italia». Generali France. Generali France ha chiuso il 2007 con un utile di 505 milioni di euro, in aumento del 25% rispetto all'anno prima. La filiale francese del Leone di Trieste presieduto da Antoine Bernheim ha realizzato una raccolta di 15,5 miliardi di euro, in progressione del 9%.