Il patto di Mediobanca si affida a Geronzi
Il Gazzettino
Piergaetano Marchetti lascia a sorpresa. L'ex presidente di Capitalia nominato all'unanimità al comando del sindacato che guida Piazzetta Cuccia. Profumo si chiama fuori per non turbare gli equilibri tra gli azionisti forti. Bolloré nel comitato direttivo dei pattisti
Doppia investitura per Cesare Geronzi in Mediobanca. Il banchiere guiderà non solo il consiglio di sorveglianza, ma presiederà anche il patto di sindacato dopo che Piergaetano Marchetti ha deciso di lasciare a sorpresa l'incarico, per dedicarsi a Rcs, di cui è presidente. L'ex numero uno di Capitalia è stato designato all'unanimità dall'assemblea del patto di sindacato a capo della lista di 21 candidati per il nuovo supervisory board, dove ha rinunciato a entrare l'amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo. Piazza Cordusio sarà rappresentata dal proprio socio e consigliere Roberto Bertazzoni, nome nuovo per Piazzetta Cuccia, che si affianca a quelli del presidente di Unicredit Dieter Rampl e del vicepresidente Fabrizio Palenzona che già sedevano nel cda di Mediobanca.
Esce poi Berardino Libonati, designato alla vicepresidenza della nuova Unicredit al posto di Geronzi, mentre fra i soci industriali escono, secondo le attese, Gianluigi Gabetti e Roberto Colaninno e arriva, quale new entry, Pietro Ferrero, il cui gruppo detiene lo 0,67% di Piazzetta Cuccia. Confermati i tre sindaci attuali quali soggetti che devono essere iscritti nell'albo dei revisori, cui si affiancano i nominativi con le stesse caratteristiche di Gabriele Villa e Paolo Sfameni. Due di loro lasceranno l'incarico per far posto ai due eventuali candidati di azionisti di minoranza, che hanno tempo fino a domenica per presentare proprie liste. Tolti il presidente designato Geronzi e i tre revisori i 17 soggetti indicati sono quindi indicati in sei dalle banche, sette dagli industriali e quattro dai soci francesi. Il consiglio con la nuova composizione è solo una delle modifiche del patto approvate nella giornata di ieri. L'accordo parasociale, che entra in vigore il 1° luglio e scade a fine dicembre 2009, avrà quindi durata breve, di due anni. Sono previste inoltre l'eliminazione del diritto put (vendere) in mano ai soci francesi guidati da Vincent Bolloré in caso di deliberazioni del consiglio non approvate dagli stessi rappresentanti esteri, nonché la facoltà di sciogliere Finpriv, scatola societaria azionista all'1 ,67% di Piazzetta Cuccia, e di distribuire le azioni in proporzione fra i soci della finanziaria. Quanto a Marchetti, ha deciso di lasciare la presidenza del patto volendosi dedicare esclusivamente all'impegno di garantire autonomia, equilibrio, sviluppo e autorevolezza di Rcs», si legge nella nota diffusa in serata. «In coerenza con l'adottato sistema dualistico che prevede la netta separazione tra azionisti e management» l'assemblea del patto ha attribuito la carica a Geronzi. Gli stessi partecipanti alla riunione di ieri hanno apprezzato la scelta di Profumo di non candidarsi in consiglio in linea con gli orientamenti dell'Antitrust. Unicredit e Capitalia hanno poi confermato di voler scendere al 9,39%.
Esce poi Berardino Libonati, designato alla vicepresidenza della nuova Unicredit al posto di Geronzi, mentre fra i soci industriali escono, secondo le attese, Gianluigi Gabetti e Roberto Colaninno e arriva, quale new entry, Pietro Ferrero, il cui gruppo detiene lo 0,67% di Piazzetta Cuccia. Confermati i tre sindaci attuali quali soggetti che devono essere iscritti nell'albo dei revisori, cui si affiancano i nominativi con le stesse caratteristiche di Gabriele Villa e Paolo Sfameni. Due di loro lasceranno l'incarico per far posto ai due eventuali candidati di azionisti di minoranza, che hanno tempo fino a domenica per presentare proprie liste. Tolti il presidente designato Geronzi e i tre revisori i 17 soggetti indicati sono quindi indicati in sei dalle banche, sette dagli industriali e quattro dai soci francesi. Il consiglio con la nuova composizione è solo una delle modifiche del patto approvate nella giornata di ieri. L'accordo parasociale, che entra in vigore il 1° luglio e scade a fine dicembre 2009, avrà quindi durata breve, di due anni. Sono previste inoltre l'eliminazione del diritto put (vendere) in mano ai soci francesi guidati da Vincent Bolloré in caso di deliberazioni del consiglio non approvate dagli stessi rappresentanti esteri, nonché la facoltà di sciogliere Finpriv, scatola societaria azionista all'1 ,67% di Piazzetta Cuccia, e di distribuire le azioni in proporzione fra i soci della finanziaria. Quanto a Marchetti, ha deciso di lasciare la presidenza del patto volendosi dedicare esclusivamente all'impegno di garantire autonomia, equilibrio, sviluppo e autorevolezza di Rcs», si legge nella nota diffusa in serata. «In coerenza con l'adottato sistema dualistico che prevede la netta separazione tra azionisti e management» l'assemblea del patto ha attribuito la carica a Geronzi. Gli stessi partecipanti alla riunione di ieri hanno apprezzato la scelta di Profumo di non candidarsi in consiglio in linea con gli orientamenti dell'Antitrust. Unicredit e Capitalia hanno poi confermato di voler scendere al 9,39%.