Geronzi sarà presidente. Nuova era in Mediobanca

L'Avvenire

Geronzi presidente del Consiglio di sorveglianza. Sarà sulla poltrona che fu di Cuccia

«E'una persona particolarmente a datta» a ricoprire il ruolo dipresidente del consiglio di sorveglianza nel nuovo assetto «duale» di Mediobanca. Parole «fresche» di Vincent Bollore, uno dei soci forti di Piazzetta Cuccia, quando l'assemblea del patto di sindacato ha appena indicato all'unanimità Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, come «guida» del nascente organismo di vertice.
Dalle ripetute e convergenti indiscrezioni sul suo nome si è dunque passati ai fatti: tra qualche giorno, quando il 27 giugno la lista per il consiglio elaborata dai grandi soci sarà votata in assemblea, il settantaduenne indiscusso protagonista della finanza romana diventerà l'erede di Enrico Cuccia Non solo: sostituisce da subito il notaio Piergaetano Marchetti nel ruolo di presidente dello stesso patto di sindacato. Marchetti ha chiesto infatti di «non essere rinnovato nella carica, volendosi dedicare esclusivamente all'impegno di garantire autonomia, equilibrio, sviluppo e autorevolezza di Rcs», spiega la presidenza del patto.
L'assemblea dei partecipanti, pertanto, «preso atto con rammarico l' indisponibilità», ha ritenuto «in coerenza con l'adottando sistema dualistico che prevede la netta separazione tra azionisti e management di attribuire la carica di presidente del patto di sindacato a Cesare Geronzi».
Dopo l'avvio del processo di fusione fra Capitalia e Unicredit, che lo ha visto in cabina di regia insieme ad Alessandro Profumo, si chiude così il cerchio con il riassetto della governance in Piazzetta Cuccia È stato anzi lo stesso Profumo, al termine della riunione del patto in Mediobanca, a confermare la candidatura di Geronzi per la poltrona più prestigiosa di piazzetta Cuccia II numero uno di Unicredit non farà invece parte del Consiglio di sorveglianza, «anche in ragione di orientamenti espressi dall'Antitrust». In sua vece, il presidente di Unicredit Dieter Rampi.
La lista dei consiglieri candidati Consiglio comprende poi Iean Azema, Tarak Ben Ammar, Gilberto Benetton, Antoine Bernheim, Roberto Bertazzoni, Vincent Bolorè, Giancarlo Ceruttì, Ennio Doris, Pietro Ferrero, Jonella Ligresti, Fabrizio Palenzona, Carlo Pesenti, Eric Strutz, Marco Tronchetti Provera, e i cinque revisori dei conti Angelo Caso, Eugenio Pinto, Gabriele Villa, Alessandro Trotter e Paolo Sfameni.
L'Assemblea dei partecipanti al Patto di Sindacato di Mediobanca ha approvato infatti alcune modifiche all'organismo connesse all'adozione del sistema dualistico di governance. Le modifiche riguardano in particolare la nomina del Consiglio di Sorveglianza, dove la lista sarà deliberata dall'assemblea dei partecipanti e comprenderà d'ora in poi al primo posto il nominativo designato alla carica di presidente e quindi tre nominativi di soggetti iscrittì all'Albo dei Revisori dei Conti incaricati dal Gruppo A (banche) e due dal Gruppo B (altri Partecipanti) nonché ulteriori 17 soggetti così designati: 6 dal Gruppo A, 7 dal Gruppo B, 4 dal Gruppo C (investitori esteri). La durata sarà biennale mentre il quorum assembleare dei è stabilito in due terzi delle azioni sindacate per tutte le delibere. Resta infine confermato l'impegno di Capitalia e Unicredit a dismettere la quota eccedente il 9,39%.