Mediobanca, Geronzi arriva alla poltrona appartenuta a Cuccia
E Polis Roma
L'assemblea del Patto di sindacato di Mediobanca ha indicato ieri Cesare Geronzi presidente del Consiglio di sorveglianza all'unanimità. L'unico a commentare la scelta è stato Vincent Bollorè, capofila dei soci esteri di piazzetta Cuccia: «È particolarmente adatto», ha spiegato, «in virtù della sua esperienza nel settore bancario e della sua conoscenza di lunga data di Mediobanca».
L'assemblea del Patto di sindacato di Mediobanca ha indicato ieri Cesare Geronzi presidente del Consiglio di sorveglianza all'unanimità. L'unico a commentare la scelta è stato Vincent Bollorè, capofila dei soci esteri di piazzetta Cuccia: «È particolarmente adatto», ha spiegato, «in virtù della sua esperienza nel settore bancario e della sua conoscenza di lunga data di Mediobanca». Riferendosi poi ad Alessandro Profumo, il finanziere bretone ha spiegato che è stato lui stesso a proporre «di non essere incluso nella lista dei consiglieri di sorveglianza di Mediobanca». Il finanziere ha infine informato che i soci esteri avranno quattro rappresentanti nel consiglio di sorveglianza e che non intendono limare o accrescere il numero azioni in loro possesso: «La nostra quota non cambierà», ha concluso.
Così, dalla finanza romana, di cui è stato per decenni indiscusso protagonista, Cesare Geronzi ha coronato il sogno di sedere sulla poltrona che fu di Enrico Cuccia. Da sempre simbolo per eccellenza del salotto bancario romano, Cesare Geronzi nasce a Marino, cittadina dei Castelli Romani, il 15 febbraio 1935. Nel 1995 diventa presidente della Banca di Roma dopo esserne stato direttore generale e dopo aver iniziato la sua carriera in Banca d'Italia, come funzionario al servizio studi e ai rapporti con l'estero. Negli anni '80 Geronzi lascia via Nazionale e si rimette sul mercato, diventando vicedirettore generale del Banco di Napoli. L'esperienza partenopea, non proprio felice, si chiude presto, con il ritorno sulla piazza romana, alla Cassa di Risparmio di Roma, di cui diviene direttore generale nel 1986. Ma è alla fine degli anni Ottanta che inizia il pioneristico processo di aggregazione, tutto gestito in prima persona da Geronzi, che porterà , nel 2002, alla nascita di Capitalia.
Così, dalla finanza romana, di cui è stato per decenni indiscusso protagonista, Cesare Geronzi ha coronato il sogno di sedere sulla poltrona che fu di Enrico Cuccia. Da sempre simbolo per eccellenza del salotto bancario romano, Cesare Geronzi nasce a Marino, cittadina dei Castelli Romani, il 15 febbraio 1935. Nel 1995 diventa presidente della Banca di Roma dopo esserne stato direttore generale e dopo aver iniziato la sua carriera in Banca d'Italia, come funzionario al servizio studi e ai rapporti con l'estero. Negli anni '80 Geronzi lascia via Nazionale e si rimette sul mercato, diventando vicedirettore generale del Banco di Napoli. L'esperienza partenopea, non proprio felice, si chiude presto, con il ritorno sulla piazza romana, alla Cassa di Risparmio di Roma, di cui diviene direttore generale nel 1986. Ma è alla fine degli anni Ottanta che inizia il pioneristico processo di aggregazione, tutto gestito in prima persona da Geronzi, che porterà , nel 2002, alla nascita di Capitalia.