Mediobanca, domani si decide su consiglieri e nuovo patto
La Stampa
A tirare le fila, come sempre, sarà il notaio Piergaetano Marchetti, presidente del patto di Mediobanca. In ballo la lista dei candidati al consiglio di sorveglianza da presentare all'approvazione del soci.
A tirare le fila, come sempre, sarà il notaio Piergaetano Marchetti, presidente del patto di Mediobanca. In ballo la lista dei candidati al consiglio di sorveglianza da presentare all'approvazione dei soci. Nella riunione del patto, convocato domani pomeriggio, dovranno essere approvate le candidature da sottoporre poi, il 27 giugno, all'assemblea di Piazzetta Cuccia. La riunione del patto sarà preceduta da un incontro ristretto per le ultime limature alla lista dei candidati che poi finirà sul tavolo dei soci sindacati. Questi dovranno dare il via al nuovo accordo che scadrà nel 2009.
In base all'accordo di sindacato, la lista di maggioranza presentata dal patto (che controlla il 47,9% del capitale) è di 21 candidati. Il capolista, candidato alla presidenza, sarà Cesare Geronzi. Alle banche spettano 6 candidature: certi Dieter Rampl, Fabrizio Palenzona, Ennio Doris, Eric Struz; incerto Berardino Libonati e si fa il nome di Gianfranco Gutty al posto di Alessandro Profumo.
L'ad di Unicredit ha deciso di fare un passo indietro, mentre continuerà a partecipare al patto e al direttivo. Ai soci industriali spetta indicare altri sette nomi (tra questi dovrebbero esserci Gilberto Benetton, Giancarlo Cerutti, Jonella Ligresti, Carlo Pesenti, Marco Tronchetti Provera, Roberto Colaninno) e quattro ai francesi (Antoine Bernheim, Vincent Bolloré, Jean Azema e Tarak Ben Ammar).
In base all'accordo di sindacato, la lista di maggioranza presentata dal patto (che controlla il 47,9% del capitale) è di 21 candidati. Il capolista, candidato alla presidenza, sarà Cesare Geronzi. Alle banche spettano 6 candidature: certi Dieter Rampl, Fabrizio Palenzona, Ennio Doris, Eric Struz; incerto Berardino Libonati e si fa il nome di Gianfranco Gutty al posto di Alessandro Profumo.
L'ad di Unicredit ha deciso di fare un passo indietro, mentre continuerà a partecipare al patto e al direttivo. Ai soci industriali spetta indicare altri sette nomi (tra questi dovrebbero esserci Gilberto Benetton, Giancarlo Cerutti, Jonella Ligresti, Carlo Pesenti, Marco Tronchetti Provera, Roberto Colaninno) e quattro ai francesi (Antoine Bernheim, Vincent Bolloré, Jean Azema e Tarak Ben Ammar).