Unicredit-Capitalia, nasce la superbanca
Il Messaggero
Prodi soddisfatto. Sinergie per 1,2 miliardi di euro
ROMA - Via libera dei consigli di Unicredit e di Capitalia alla fusione per incorporazione della seconda nella prima sulla base di un rapporto di concambio di 1,12 azioni di Milano per ogni azione di Roma. Nasce la maggiore banca dell'Eurozona con una capitalizzazione di 99 miliardi. Unicredit emetterà fino a un massimo di 2,947 miliardi di nuove azioni che sulla base del concambio deciso, il controvalore si aggirerà oltre i 22 miliardi di euro. Piazza Cordusio emetterà altri tre aumenti al servizio dei warrant in circolazione. I principali soci saranno Fondazione Cariverona (3,9%), Munich Re (3,7%), Fondazione Crt (3,69%), Carimonte (3,34%). Prima del board romano - assente il libico Ahmed Menesi - si è tenuta l'assemblea del patto che ha dato l'ok all'unanimità. Il patto dovrebbe essere riconvocato perché non avrebbe preso atto del diritto di recesso a favore dei soci in conseguenza dell'esistenza del diritto di voto limitato al 5% in Unicredit. Alessandro Profumo avrebbe voluto rimuovere il "tappo" ma nessun impegno ora sarebbe stato assunto. Il cda presieduto da Cesare Geronzi ha anche preso atto delle dimissioni di Matteo Arpe a far data dal 31 maggio: al suo posto è stato insediato da subito il direttore generale Carmine Lamanda affiancato dal condirettore generale Alberto Giordano.
La riunione romana sarebbe stata sospesa per circa mezz'ora in quanto in piazza Cordusio - assente perché dimissionario Giovanni Desiderio che verrà sostituito dal notaio Antonio Maria Marocco - i sette consiglieri tedeschi avrebbero chiesto una traduzione in lingua madre del piano di nozze. Nel pomeriggio si sono nuovamente riuniti patto e cda di via Minghetti per convocare l'assemblea straordinaria (27 giugno in seconda) per le modifiche dello statuto relative alla legge sul risparmio. Il nuovo colosso migliorerà la posizione competitiva su mercati interessanti come il credito al consumo, leasing, factoring e aumenta la dimensione nei business globali come il risparmio gestito. La nuova banca che trasferirà a Roma la sede legale mantenendo quella operativa a Milano, adotterà il modello di business divisionale di Unicredit. L'offerta retail verrà riorganizzata mediante la creazione di tre poli geografici: Unicredit banca al nord fino all'Emilia Romagna, Banca di Roma al centro sud con mantenimento della sede di Milano e Banco di Sicilia al sud conservando le filiali storiche di Milano, Roma e Torino. La combinazione Unicredit-Capitalia genererà 1,162 miliardi di sinergie al lordo d'imposta entro il 2010, suddivise in 370 milioni circa di sinergie da ricavo (32%) e 790 milioni circa di sinergie da costo (68%). Queste ultime rappresentano il 7,8% dei costi 2006 e il 2,5% dei ricavi 2006. Le sinergie nette entro il 2010 sarebbero pari a circa 758 milioni con una fiscalità media del 36%. Temporalmente il 24% delle sinergie lorde sarebbero realizzate nel 2008, il 67% nel 2009 mentre la piena realizzazione avverrebbe nel 2010. Sono previsti costi una tantum per 1,065 miliardi legati ai costi degli esuberi e alla svalutazione degli investimenti nell'information tecnology di Capitalia. L'operazione genererà una signifìcativa crescita media annua degli utili per azione al 17% che per i soci Unicredit avverrà dal 2009 e per quelli di Capitalia dal primo anno. Il core tier è confermato al 6,8% entro il 2008 post oneri di ristrutturazione, acquisizione delle minoranze di Hvb e Ba-Ca e vendita dell'8,6% di Unicredit in Mediobanca.
Le assemblee straordinarie delle due banche sono in programma tra fine luglio e i primi di agosto, dopo le autorizzazioni di Bankitalia, Antitrust Ue e italiana e Isvap. La nuova Unicredit decollerà dal 1° ottobre. Subito dopo le assemblee quattro consiglieri di Milano entreranno in quelli di Roma: possibile che si dimettano i rappresentanti di Manodori, regione Sicilia, FonSai che insieme a Geronzi entreranno nel cda di Unicredit. Per FonSai entrerà Salvatore Ligresti, per la Manodori Donato Fontanesi, mentre sarà confermato Salvatore Mancuso. Dieter Rampl manterrà la presidenza, Profumo sarà l'a.d, Geronzi il vicepresidente vicario con deleghe sulle partecipazioni strategiche e presidente del comitato esecutivo. Quando Geronzi diventerà presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, è possibile venga sostituito in piazza Cordusio da Berardino Libonati. «Con Intesa Sanpaolo e Unicredit-Capitalia», ha detto Romano Prodi abbiamo due banche che possono aiutare la presenza italiana nel mondo accompagnando le nostre imprese».
La riunione romana sarebbe stata sospesa per circa mezz'ora in quanto in piazza Cordusio - assente perché dimissionario Giovanni Desiderio che verrà sostituito dal notaio Antonio Maria Marocco - i sette consiglieri tedeschi avrebbero chiesto una traduzione in lingua madre del piano di nozze. Nel pomeriggio si sono nuovamente riuniti patto e cda di via Minghetti per convocare l'assemblea straordinaria (27 giugno in seconda) per le modifiche dello statuto relative alla legge sul risparmio. Il nuovo colosso migliorerà la posizione competitiva su mercati interessanti come il credito al consumo, leasing, factoring e aumenta la dimensione nei business globali come il risparmio gestito. La nuova banca che trasferirà a Roma la sede legale mantenendo quella operativa a Milano, adotterà il modello di business divisionale di Unicredit. L'offerta retail verrà riorganizzata mediante la creazione di tre poli geografici: Unicredit banca al nord fino all'Emilia Romagna, Banca di Roma al centro sud con mantenimento della sede di Milano e Banco di Sicilia al sud conservando le filiali storiche di Milano, Roma e Torino. La combinazione Unicredit-Capitalia genererà 1,162 miliardi di sinergie al lordo d'imposta entro il 2010, suddivise in 370 milioni circa di sinergie da ricavo (32%) e 790 milioni circa di sinergie da costo (68%). Queste ultime rappresentano il 7,8% dei costi 2006 e il 2,5% dei ricavi 2006. Le sinergie nette entro il 2010 sarebbero pari a circa 758 milioni con una fiscalità media del 36%. Temporalmente il 24% delle sinergie lorde sarebbero realizzate nel 2008, il 67% nel 2009 mentre la piena realizzazione avverrebbe nel 2010. Sono previsti costi una tantum per 1,065 miliardi legati ai costi degli esuberi e alla svalutazione degli investimenti nell'information tecnology di Capitalia. L'operazione genererà una signifìcativa crescita media annua degli utili per azione al 17% che per i soci Unicredit avverrà dal 2009 e per quelli di Capitalia dal primo anno. Il core tier è confermato al 6,8% entro il 2008 post oneri di ristrutturazione, acquisizione delle minoranze di Hvb e Ba-Ca e vendita dell'8,6% di Unicredit in Mediobanca.
Le assemblee straordinarie delle due banche sono in programma tra fine luglio e i primi di agosto, dopo le autorizzazioni di Bankitalia, Antitrust Ue e italiana e Isvap. La nuova Unicredit decollerà dal 1° ottobre. Subito dopo le assemblee quattro consiglieri di Milano entreranno in quelli di Roma: possibile che si dimettano i rappresentanti di Manodori, regione Sicilia, FonSai che insieme a Geronzi entreranno nel cda di Unicredit. Per FonSai entrerà Salvatore Ligresti, per la Manodori Donato Fontanesi, mentre sarà confermato Salvatore Mancuso. Dieter Rampl manterrà la presidenza, Profumo sarà l'a.d, Geronzi il vicepresidente vicario con deleghe sulle partecipazioni strategiche e presidente del comitato esecutivo. Quando Geronzi diventerà presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, è possibile venga sostituito in piazza Cordusio da Berardino Libonati. «Con Intesa Sanpaolo e Unicredit-Capitalia», ha detto Romano Prodi abbiamo due banche che possono aiutare la presenza italiana nel mondo accompagnando le nostre imprese».