Mediobanca, inizia la «sorveglianza» di Geronzi

L'Unità

L'assemblea di Piazzetta Cuccia ha eletto i 21 membri del Consiglio. Via alla gestione duale

SVOLTA - Con il via libera finale da parte dell'assemblea dei soci, Mediobanca è entrata ieri nell'era della governance duale. Definizione che può apparire criptica, ma che alla resa dei conti significa una cosa molto semplice: gli azionisti di Piazzetta Cuccia hanno infatti eletto il primo consiglio di sorveglianza della storia dell'istituto, che fino a ieri era invece guidato da un tradizionale consiglio d'amministrazione. Ed in sella al nuovo Consiglio di sorveglianza è salito l'attuale presidente di Capitalia e finora vice presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, che si è subito impegnato a garantire gli equilibri e ha annunciato le sfide per il futuro:«Crescita, stabilità e amicizia con tutti». Aggiungendo che «sarà una nuova Mediobanca, nella scia della tradizione». Terminata l'assemblea, Geronzi si è già messo al lavoro, trascorrendo un paio d'ore nella sede di piazzetta Cuccia dove ha incontrato il team di vertice operativo e il presidente uscente del patto, Piergaetano Marchetti. Resta ora da definire la composizione e la presidenza del futuro consiglio di gestione, che verrà indicata lunedì prossimo dalla sorveglianza alla sua prima riunione. Come da copione, la lista di maggioranza presentata in assemblea dal patto di sindacato ha ottenuto 19 su 21 nel Consiglio di sorveglianza, con la nomina automatica a presidente del primo candidato in elenco, Geronzi appunto, che dall'1° luglio assumerà anche la presidenza del patto di sindacato. Gli altri due posti sono andati uno ciascuno alle due liste di minoranza.
In particolare, per la lista presentata dal fondo Amber Capital (salito al 2,9% dal capitale di Mediobanca) è stato eletto Francesco Denozza, mentre per quella presentata dall'immobiliarista Luigi Zunino (alla cui famiglia fa capo complessivamente il 3,7% e che ieri ha smentito indiscrezioni circa l'intenzione di ridurre la quota) è entrato nel Consiglio l'imprenditore stesso. La cronaca della giornata non ha portato invece luce sull'incognita legata all'attribuzione o meno della presidenza del Consiglio di gestione, l'altro organismo pesante della nuova Mediobanca, a Gabriele Galateri, che ieri ha guidato i lavori assembleari per l'ultima volta nei panni di presidente del Consiglio di amministrazione. «Vorrei dire che questo istituto ha funzionato molto bene in tutti i suoi 60 anni di esistenza tradizionale e in particolare negli ultimi 4 anni», ha affermato lo stesso Galateri riferendosi agli armi in cui ha «lavorato in sintonia» con il direttore generale Alberto Nagel e il condirettore generale Renato Pagliaro.
«Siamo molto soddisfatti - ha proseguito Galateri -. Noi naturalmente siamo pronti a continuare a farlo, ma evidentemente spetta al Consiglio di sorveglianza prendere queste decisioni, in base a una serie di valutazioni». Ancora nessuna conferma sulla nomina di Galateri alla guida del Consiglio di gestione