Da funzionario Bankitalia alla presidenza di Capitalia
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Cesare Geronzi, nato a Marino il 15 febbraio del 1935, diventa presidente della Banca di Roma alla fine del 1995 dopo esserne stato direttore generale e dopo aver iniziato la sua carriera in Banca d'Italia come funzionario al servizio studi e al servizio rapporti con l'estero
Cesare Geronzi, nato a Marino il 15 febbraio del 1935, diventa presidente della Banca di Roma alla fine del 1995 dopo esserne stato direttore generale e dopo aver iniziato la sua carriera in Banca d'Italia come funzionario al servizio studi e al servizio rapporti con l'estero.
Ha guidato la privatizzazione della Banca di Roma, nata dall'aggregazione dei tre Istituti storici capitolini: la Cassa di Risparmio di Roma, il Banco di Roma e il Banco di Santo Spirito.
Ha promosso la trasformazione del gruppo in Capitalia, holding di tre banche: la Banca di Roma, il Bipop e il Banco di Sicilia, frutto dell'acquisizione prima della banca siciliana e dell'Istituto bresciano.
Ha ricostituito un patto di sindacato, firmato il 22 ottobre scorso, che riunisce il gotha economico nazionale: da Pirelli a Ligresti, da Colaninno a Moretti e De Agostini, da Abn Amro a una serie di investitori romani. Il patto vincola il 30,54% del capitale sociale.
Ha guidato la privatizzazione della Banca di Roma, nata dall'aggregazione dei tre Istituti storici capitolini: la Cassa di Risparmio di Roma, il Banco di Roma e il Banco di Santo Spirito.
Ha promosso la trasformazione del gruppo in Capitalia, holding di tre banche: la Banca di Roma, il Bipop e il Banco di Sicilia, frutto dell'acquisizione prima della banca siciliana e dell'Istituto bresciano.
Ha ricostituito un patto di sindacato, firmato il 22 ottobre scorso, che riunisce il gotha economico nazionale: da Pirelli a Ligresti, da Colaninno a Moretti e De Agostini, da Abn Amro a una serie di investitori romani. Il patto vincola il 30,54% del capitale sociale.