Capitalia, il patto unito su Geronzi

Milano Filanza

Nella riunione di oggi del sindacato dovrebbe passare la linea garantista. In assenza di una proposta formale degli azionisti l'assemblea non voterà sulla revoca dalla carica del presidente dell'istituto.

Piena fiducia nell'operato di Cesare Geronzi e sostegno alla linea "garantista" messa a punto dal presidente del patto di sindacato Vittorio Ripa di Meana. Sarà questa, come anticipato da Milano Finanza, la posizione che, con ogni probabilità, i soci forti di Capitalia prenderanno prima della riunione odierna del sindacato, in vista dell'assemblea di domani che dovrà decidere sulla revoca di Geronzi nella carica di presidente. Gli ultimi dubbi circa la posizione di Abn Amro, che nei giorni scorsi era stata indicata come ancora intenta a definire la propria strategia, sono stati fugati ieri dalle dichiarazioni rilasciate dal direttore generale dell'istituto olandese Dolf Collee alla Tribune. "Ci incontreremo prima dell'assemblea per adottare una posizione comune", ha spiegato Collee al quotidiano francese, sottolineando che ogni decisione si baserà sulla "presunzione di innocenza di cui deve beneficiare Cesare Geronzi". Parole che sembrano fugare ogni dubbio sulla posizione che Abn Amro terrà nella riunione del sindacato, tanto più che in ambienti vicini all'istituto olandese fanno notare come questa linea fosse quella sponsorizzata da Amsterdam fin dall'inizio della vicenda giudiziaria di Cesare Geronzi. E per mettere fine alle voci secondo cui gli olandesi avrebbero potuto approfittare dell'interdizione di Geronzi per realizzare un merger tra Capitalia e Antonveneta, Collee ha voluto lodare il lavoro fatto dal presidente di via Minghetti. "In questi ultimi anni Geronzi ha fatto un buon lavoro per portare Capitalia dove si trova adesso, e cioè al quarto posto tra le banche italiane". Il direttore generale di Abn Amro ha poi ricordato che in base alle disposizoni del patto di sindacato Abn Amro, che ha il 7,7% di Capitalia, potrebbe uscire dall'azionariato in ottobre ma che nessuna decisione sarà presa prima di quella data. "Per il momento Capitalia costituisce un investimento strategico", ha spiegato Collee. Nell'assemblea di domani dell'istituto romano, che dovrà approvare anche il bilancio 2005, i soci forti della banca si presenteranno compatti a sostegno di Geronzi. La linea messa a punto da Ripa di Meana si basa su un concetto forte: l'assemblea dei soci non è un'aula di giustizia e non può dunque decidere sul futuro di Geronzi. Ogni decisione sarebbe infatti presa sulla base di un provvedimento cautelare, senza alcuna pronuncia di merito da parte del tribunale. È pertanto possibile che, se una richiesta in tal senso non arriverà da un azionista esterno al patto, i soci di Capitalia non voteranno sulla revoca di Geronzi dalla carica di amministratore. La relazione del cda all'assemblea prevede infatti che siano i soci stessi a "formulare proposte di delibera" per chiedere la revoca dell'amministratore colpito dal provvedimento di interdizione. Nel caso in cui, invece, qualche socio di minoranza dovesse chiedere all'assemblea di andare alla conta, il patto, sulla base della decisione che sarà adottata oggi, potrebbe votare contro la revoca, motivando punto per punto le proprie ragioni.