La Lazio nelle mani di Geronzi: pacchetto di maggioranza a Capitalia

L'Unità

Basta il 5,76 per cento perché calano le quote di Ricucci e Ligresti. Il 18 una ricapitalizzazione di 120 milioni

II destino della Lazio è sempre più nelle mani di Capitalia. Il gruppo bancario guidato da Cesare Geronzi è diventato l'azionista di maggioranza del club, con il 5,76%. Subentrando così all'imprenditore Stefano Ricucci, che in poche settimane ha ceduto buona parte delle sua quota di azioni, scendendo dall'1,96% al 5,21%. Si è ridotta anche la partecipazione della famiglia Ligresti, che ora controlla il 5,22% , il 2,91% è nelle mani della Cirio Holding (sotto amministrazione controllata); mentre il 2,08 è della Bnl. La gran parte delle azioni rimane quindi suddivisa tra i circa 70 mila azionisti, che si ritroveranno il 18 e il 19 dicembre nell'assemblea straordinaria dei soci, appuntamento di vitale importanza per il club: proprio quest'assemblea dovrà infatti varare un nuovo aumento di capitale da 120 milioni di euro.
Lo ha annunciato il nuovo amministratore delegato della società, Giuseppe Masoni: «Dalla ricapitalizzazione dipende l'iscrizione della Lazio al prossimo campionato e alle coppe europee». Il club, che ha un deficit di 120 milioni di euro e debiti per oltre 149, ha bisogno di denaro: e molto. Nonostante l'aumento di capitale, sempre da 120 milioni, varato lo scorso agosto. Un'operazione travagliata, nella quale la paziente opera di mediazione di Geronzi ebbe un ruolo fondamentale. Il patron di Capitalia, tifoso biancoceleste, ha fatto molto per salvare la Lazio. Di fatto, è il presidente-ombra del club. È lui che ha voluto far sottoscrivere un ricco e lungo (sino al 2005) contratto al tecnico Mancini: e che l'ha sostenuto nella guerra con Luca Baraldi, il precedente ad. Dimessosi per motivi familiari: e rimpiazzato da un uomo di fiducia di Geronzi come Masoni. Ed è sempre il banchiere a vedere con sfavore la nuova cordata "dei sanmarinesi".
Imprenditori mai presentatisi in pubblico, che da mesi, tramite loro rappresentanti, dichiarano di volere il 29% delle azioni della Lazio e lì di avere trovato "la porta chiusa" da parte di Capitalia. Stanno cercando di aggirare l'ostacolo comprando le azioni sul mercato. Geronzi intanto tace: e tesse la sua tela.