Bazoli e Geronzi, ravvicinamento

IL MONDO

INCONTRO SEGRETO A MILANO IN VISTA DELLA CAMPAGNA D'AUTUNNO Si è parlato di Generali-Mediobanca, Unicredito-Commerzbank e...

I due non si vedevano a tu per tu da tempo immemorabile. L'ultima volta che si erano incontrati, alcuni mesi fa, era stato in occasione di una manifestazione a Vicenza cui aveva presenziato il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio: quattro chiacchiere di circostanza e via. Ora, invece, il presidente di IntesaBci, Giovanni Bazoli, e il suo collega della Banca di Roma, CesareGeronzi, si sono visti a lungo. Mercoledì 5 settembre, nella sede di Banca Intesa a Milano, Geronzi è stato ricevuto in gran segreto ma con tutti gli onori dal banchiere bresciano. Preceduta da un lungo lavoro diplomatico di preparazione, orchestrato con pazienza dal numero uno di Lazard in Italia, Gerardo Braggiotti, la visita è servita a fare il punto su tutti i temi caldi del risiko bancario e sui nodi da sciogliere che riguardano i nuovi assetti dell'establishment. Due gli obiettivi che sembrano accomunare la coppia di banchieri: il no alla fusione Unicredito-Commerzbank (poi saltata), vista da Bazoli come una rottura degli equilibri internazionali in cui è inserita Intesa e da Geronzi come un rafforzamento di Maranghi, e il sì al processo di progressiva autonomia del management delle Generali da Mediobanca che sembra essere in atto. In realtà, Bazoli ha bisogno di Geronzi per avere il sostegno del governatore Fazio in una fase difficile dei rapporti dentro l'azionariato di Intesa, mentre Geronzi cerca in Bazoli una sponda per un eventuale affondo in Mediobanca. Interlocutori fondamentali dei due: il presidente della Fondazione Cariverona, Paolo Biasi, e il presidente delle Generali, Gianfranco Gutty.