Rivista Risparmio Oggi “Un, due, tre. Nasce la grande banca” di Mario Salvatorelli
Rivista Risparmio Oggi
Il dott. Geronzi, direttore generale del nuovo Banco di Santo Spirito, nato dalla fusione del Banco con la Cassa di Risparmio di Roma, è stato intervistato dalla Rivista Risparmio Oggi, bimestrale del Banco di Santo Spirito, Gruppo Cassa di Risparmio di Roma.
Intervista al dott. Cesare Geronzi
Il dott. Geronzi, direttore generale del nuovo Banco di Santo Spirito, nato dalla fusione del Banco con la Cassa di Risparmio di Roma, è stato intervistato dalla Rivista Risparmio Oggi, bimestrale del Banco di Santo Spirito, Gruppo Cassa di Risparmio di Roma.
“Con il 1° marzo 1991, dichiara il dott. Cesare Geronzi, infatti, un’unica banca, e questa banca è il Banco di S.Spirito…. Ormai è avviato il processo di costituzione di un polo bancario che assumerà la forma voluta dalla Legge Amato”.
“Certo, le banche italiane sono vissute finora in un sistema protetto. Infatti, questo è il problema del nostro sistema bancario quello, di imparare a navigare in un mare aperto, e quindi di verificarsi in un contesto completamente mutato, con quote di mercato la cui mobilità può determinare notevoli dispersioni, nel senso che nessuno è più padrone della propria quota. E il mercato va controllato attraverso la capacità di produrre servizi, di produrli al miglior prezzo e alle migliori condizioni”.
Visualizza il testo integrale dell’intervista
Il dott. Geronzi, direttore generale del nuovo Banco di Santo Spirito, nato dalla fusione del Banco con la Cassa di Risparmio di Roma, è stato intervistato dalla Rivista Risparmio Oggi, bimestrale del Banco di Santo Spirito, Gruppo Cassa di Risparmio di Roma.
“Con il 1° marzo 1991, dichiara il dott. Cesare Geronzi, infatti, un’unica banca, e questa banca è il Banco di S.Spirito…. Ormai è avviato il processo di costituzione di un polo bancario che assumerà la forma voluta dalla Legge Amato”.
“Certo, le banche italiane sono vissute finora in un sistema protetto. Infatti, questo è il problema del nostro sistema bancario quello, di imparare a navigare in un mare aperto, e quindi di verificarsi in un contesto completamente mutato, con quote di mercato la cui mobilità può determinare notevoli dispersioni, nel senso che nessuno è più padrone della propria quota. E il mercato va controllato attraverso la capacità di produrre servizi, di produrli al miglior prezzo e alle migliori condizioni”.
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