Nasce la Banca Internet di Geronzi e Colaninno

La Repubblica

Bancaroma e Telecom insieme nel primo istituto virtuale

ROMA. Maxi alleanza tra Banca di ROma e Telecom Italia che daranno vita in joint venture alla prima grande Banca Virtuale italiana, un istituto di credito che agirà interamente sul web sfruttando le tecnologie telematiche del colosso delle tlc e che sarà presto quotato in Borsa. La Banca di Roma controllerà l'85 per cento del nuovo istituto, mentre il gruppo Telecom, visti i limiti di legge, avrà il 15 per cento che sarà detenuto da una Holding ad hoc costituita da Telecom Italia e Tim. Ma il capitale della Banca Virtuale verrà presto allargato ad altri nuovi soci <<in grado di apportare valore aggiunto all'iniziativa>>. Ed è possibile che tra questi figuri l'Abn-Amro, socio stabile dell'istituto romano, che ha appena annunciato un piano di Internet-banking con la Popolare Antonveneta (con la quale la Banca di Roma è da tempo in ottimi rapporti), ed è molto interessata al settore.
Partita in ritardo rispetto ad altre banche nella corsa ad Internet, la Banca di Roma sembra adesso poter bruciare i concorrenti grazie all'intesa con il principale operatore di telecomunicazioni italiano. E gli operatori hanno iniziato a scommetterci subito: ieri sul tlx, il mercato serale, infatti, il titolo Banca Roma è salito di oltre il 9% rispetto alla chiusura ufficiale. L'accordo tra Cesare Geronzi e Roberto Colaninno, del resto, porterà alla creazione della prima grande banca esclusivamente telematica del paese e metterà insieme due numeri uno, dando probabilmente un'ulteriore spinta alla <<febbre>> da Internet-banking. Febbre che ha già coinvolto numerosi altri istituti, tra i quali la Bipop con Fineco, il Monte Paschi con Banca 121 della Banca del Salento, il San Paolo-Imi con Banca Fideuram e Imi Web ( nella quale potrebbe presto entrare Tiscali) e il gruppo Intesa che starebbe per annunciare un'iniziativa di respiro europeo.
Il gruppo Telecom, invece, con la nuova Banca Virtuale rafforzerà notevolmente la sua strategia di alleanze sul web con istituti di credito <<amici>>, avviate giovedì con l'annuncio dell'intesa per il banking on line con il Monte dei Paschi di Siena, banca molto vicina, anche attraverso la Bam, a Colaninno e presente direttamente nel capitale di Olivetti.
In una nota congiunta uscita su richiesta della Consob dopo la pubblicazione di alcune indiscrezioni riguardanti le due società, Banca di Roma e Telecom Italia sottolineano che <<la nuova banca sarà interamente virtuale e sarà presto quotata. Si porrà obiettivi di ampio respiro, da conseguirsi con la necessaria gradualità, in tutti i segmenti dell'attività creditizia e finanziaria mediante l'applicazione delle più avanzate tecnologie nel campo telematico e della elaborazione delle informazioni>>. Il nuovo istituto, inoltre, non si rivolgerà solo all'attuale clientela della Banca di Roma ( forte, dopo l'acquisizione del gruppo Mediocredito centrale - Banco di Sicilia, di 1.888 sportelli), ma a tutti.
Nella nota si precisa inoltre che << i partners individueranno le modalità più idonee per valorizzare in una prospettiva di massima soddisfazione dei clienti le reti distributive e il patrimonio di conoscenze della rispettiva clientela>>. Una frase che sembra quindi lasciare aperta la porta all'ipotesi che in futuro l'alleanza industriale tra Telecom e Banca di Roma possa trasformarsi in un'intesa a maggiore valore strategico, magari con un incrocio azionario ( l'istituto romano ha già l'1,2% di Olivetti) sul modello dell'intesa tra Banco de Bilbao Argentaria e Telefonica.
Quattro gli obiettivi principali della Banca Virtuale: massimizzare il potere distributivo sul mercato retail tradizionale; migliorare l'efficienza nell'acquisizione e nella gestione della clientela; sfruttare le nuove tecnologie per aumentare l'iformatizzazione della clientela creando <<comunità virtuali>> nelle quali si sviluppino interazioni tra i segmenti consumer e business; assumere un ruolo di clearing house dell'attività di regolamento virtuale.
Ora, però, il progetto dovrà essere sviluppato concretamente. Banca di Roma e Telecom, che vogliono far diventare il nuovo istituto telematico un <<modello di fare banca in futuro>>, hanno infatti creato un gruppo di lavoro misto che esminerà gli aspetti industriali, commerciali e giuridico-organizzativi dell'operazione, che sarà poi varata in tempi rapidi dai rispettivi cda.