Geronzi: «Il gruppo avrà un ruolo aggregante»

Il Sole 24 ore

In attesa che dal Tesoro arrivi il sigillo formale alla conquista del Mediocredito centrale e del Banco di Sicilia (BdS), la Banca di Roma conferma la propria vocazione di «polo aggregante» nel riassetto del sistema creditizio. Quanto alla volontà di Abn Amro e Toro — entrambe ormai vicine a quota 10%

ROMA — In attesa che dal Tesoro arrivi il sigillo formale alla conquista del Mediocredito centrale e del Banco di Sicilia (BdS), la Banca di Roma conferma la propria vocazione di «polo aggregante» nel riassetto del sistema creditizio. Quanto alla volontà di Abn Amro e Toro — entrambe ormai vicine a quota 10% — di aumentare ancora il proprio peso nel capitale dell'istituto, c'è per esplicita ammissione dei due azionisti, come del resto esiste anche da parte dei soci libici; ma — secondo Cesare Geronzi — non si tratta di una prospettiva immediata. «Saranno loro a richiederlo alla Banca d'Italia», ha sottolineato ieri il presidente, ricordando che il gruppo olandese ha sempre detto di voler procedere nel rispetto dell'ordinamento italiano e la compagnia del gruppo Agnelli è in ogni caso soggetta al tetto massimo del 15% previsto dalla Legge Antitrust.
Geronzi
, a margine dell'assemblea straordinaria che ha deliberato la fusione della Bonifiche Siele, non ha nascosto la sua soddisfazione per l'andamento della gara per il Mediocredito. Per l'atto ufficiale mancano ancora l'aggiudicazione da parte del Tesoro e l'autorizzazione della Banca d'Italia, ha tenuto a precisare il numero uno di Via Minghetti, aggiungendo che comunque il progetto per riorganizzare il gruppo capitolino dopo l'acquisizione è «sostanzialmente pronto». Progetto, ha aggiunto confermando le indicazioni circolate nelle scorse settimane, che porterà Bancaroma ad assumere il ruolo di holding che controllerà l'attuale azienda bancaria fusa con la Banca Mediterranea (per quest'ultima è previsto un rinvio della decisione relativa alla riduzione per perdite del capitale all'ordine del giorno dell'assemblea in programma oggi), il Mediocredito Centrale cui verrà conferito il Mediocredito di Roma, il BdS. La salvaguardia della «sicilianità» del Banco non è in discussione, ha assicurato Geronzi, spiegando che una sua eventuale quotazione verrà valutata in un secondo tempo.
Con l'operazione, ha tenuto a sottolineare Geronzi, Bancaroma è destinata a costituire uno dei poli di riferimento attorno ai quali si sta riorganizzano il sistema bancario. E quel riferimento al carattere «aggregante» del gruppo, anche se il presidente non lo ha esplicitamente detto, sembra lasciar aperta la porta alla possibilità di ulteriori sviluppi. Magari in direzione di quel polo del Centro-Sud che resta come uno dei possibili scenari almeno fino a quando non si chiarirà il destino di Bnl (Unicredito o meno) e la posizione del Monte dei Paschi.
Ieri l'assemblea straordinaria di Bancaroma ha intanto dato il suo via libera all'incorporazione di Bonifiche Siele, la holding che deteneva la partecipazione di controllo della Bna ceduta in giugno all'Antonveneta. La fusione, che avverrà sulla base delle situazioni patrimoniali delle due società al 30 giugno '99, sarà realizzata mediante l'utilizzo di oltre due milioni di azioni proprie dell'istituto, sulla base di un concambio che prevede l'assegnazione di 13 azioni ordinarie (godimento 1° gennaio '99) ogni azione Bonifiche Siele del valore di 34.371 lire. Anche gli azionisti di risparmio di Bonifiche riceveranno azioni ordinarie della banca secondo lo stesso concambio.