E Bancaroma "pregusta" almeno 700 miliardi

Il sole 24 Ore

La Banca di Roma e la controllata Banca Nazionale dell'Agricoltura confermano: le trattative con la Banca Anoniana popolare veneta per la cessione di Interbanca sono in stato avanzato.

La Banca di Roma e la controllata Banca Nazionale dell'Agricoltura confermano: le trattative con la Banca Anoniana popolare veneta per la cessione di Interbanca sono in stato avanzato. M non solo: sul tavolo, c'è anche la possibilità di cedere a "un cospiquo pacchetto di sportelli (fra i 50 e i 75) del gruppo Cassa di Roma". A quanto si apprende, dalla vendita dell'istituto milanese - ereditato con l'acquisizione della Bna ma non giudicato strategico - la banca guidata da Cesare Geronzi potrebbe incassare una cifra intorno ai 700 miliardi. Il prezzo non si allontana molto dal valore di carico complessivo dei titoli Interbanca di proprietà gruppo creditizio romano. Le azioni storicamente in portafoglio a Bna (il 62,3% delle ordinari, che scende al 43,5% se si conteggiano anche le privileggiate) sono iscritte in bilancio a quasi 350 miliardi. Poi ci sono le azioni in carico ala Ibf, l'ex finanziaria di Francesco Micheli - il finanziere milanese che prorio su Interbanca aveva a lungo duellato con la Bna ai tempi el conte Auletta Armenise - rilevata da Geronzi pohi mesi fa, assicurando così al gruppo pitolio il quasi integrale controllo di Interbanca: il 20% di Ibf è in carico alla Banca di Roma per 43 miliardi, il restate 80% è stat rilevato dalla Bna per 242 miliardi. Il totale è di 635 miliardi. Il che lascia intendereche la Banca di Roma - se le prime indicazioni raccolte sul prezzo di cessione all'Antoniana fossero confermate - potrebbero ottenere una plusvalenza, oltre a alleggerire le proprie immobilizazioni, sopratutto su un fronte che non è mai stato giudicato strategico. La Banca di Roma non ha mai nascosto di non ritenere strategico l'investimento in Interbanca, istituto di credito a medio-lungo termine che d fatto si sovrappone al controllato Mediocedito di Roma. Questonon toglie che l'acquisizione della IBF era comunqe inevitabile, per togliere Interbanca da quel lungo stallo operativo innescato dal baccio d ferro fra icheli e Auletta. Resta comunque il fatto che la Banca di roma si prepara a recuperare -oltre all'integrale esborso per l'acquisizione di Ibf - anche una fetta non trascurabile dell'investimento in Bna (che fu di mille miliardi), nonostante la Banca dell'agricoltura capitalizzi in Borsa, fa capitale ordinario e privilegiato, poco più di 400 miliardi. Inoltre, come informa il comunicato diramato ieri dalla Banca di Roma in seguito alle anticipazioni de "Il sole 24 ore", sul piatto della bilancia ci sono anche fra i 50 e i 75 sportelli "facenti parte del gruppo Cassa di risparmio di Roma". Il che denota il desiderio della Banca di Roma (per la quale Geronzi ha recentemente annunciato una redditività '96 in aumento di circa il 20%) di alleggerire il proprio attivo e anche la propria rete commerciale, non priva di sovrapposizioni dopo le fusioni e le acqusizioni degli ultimi anni. Allo stesso modo, è forse scontato osservare che  - qualora le due operazioni vadano in porto - l'Antoniana si prepara ad aumentare considerevolmente il proprio raggio operativo.