Tutto il gotha della finanza nel consiglio del Leone

Il Piccolo

Il banchiere di Marino da Piazzetta Cuccia alla compagnia triestina

TRIESTE Dopo il via libera dell'assemblea del Leone, al vertice delle Generali figura buona parte del gotha finanziario e un pezzo importante dell'imprenditoria italiana, ma anche un'importante presenza francese. Geronzi con la presidenza delle Generali conquista lo scranno più blasonato della finanza italiana. Per il banchiere nato nel 1935 a Marino, nei Castelli romani, è una tappa fondamentale di un carriera iniziata da dipendente di Bankitalia e passata attraverso la guida dell'aggregazione delle banche romane in Capitalia, la fusione di quest'ultima in Unicredit fino alla conquista della poltrona che fu di Enrico Cuccia in Mediobanca. Protagonista assoluto del mondo bancario italiano, Geronzi è il simbolo per eccellenza della finanza diRoma e da alcuni anni di quella nazionale tout court. Una new entry è quella di Vincent Bolloré. Amico del presidente Nicolas Sarkozy, in Italia è capofila degli azionisti esteri di Mediobanca e non nasconde di voler entrare nel capitale di Generali. Francesco Caltagirone, classe 1943, con la sua attività nelle costruzioni l'imprenditore romano è a capo di uno dei più importanti gruppi industriali italiani, oltre che editore. Il suo ingresso nel cda di Generali risale al 2007, mentre da anni è azionista del Monte dei Paschi di Siena, di cui ricopre la carica di vicepresidente.
Gli altri consiglieri eletti (tutte riconferme)sono Ana Patricia Botin, Diego Della Valle, Leonardo Del Vecchio, Lorenzo Pelliccioli, Paolo Scaroni, Francesco Saverio Vinci, Peter Kellner, Angelo Miglietta, Alessandro Pedersoli, Reinfried Pohl e per Assogestioni Cesare Calari Carlo Carraro, Paola Sapienza.