Geronzi: scelto a Trieste dopo la pax in Mediobanca

Il Piccolo

«Dimostrazione di fiducia dei soci». «Il governo deve fare ripartire lo sviluppo: no al declino»

TRIESTE Il presidente delle Generali Cesare Geronzi rifiuta la ”parola declino”, riconosce al ministro dell’economia Tremonti di avere fatto ”un lavoro straordinario contro la crisi” e invita il governo a ”far ripartire lo sviluppo perché una crescita del Pil dell'1% è insufficiente”. Geronzi a tutto campo nella sua lectio magistralis alla facoltà di Economia dell’università della Sapienza di Roma. Il presidente del Leone, fra ricordi e impressioni personali, racconta anche i retroscena del suo arrivo a Trieste definendo il suo approdo alle Generali una ”dimostrazione di fiducia dei soci”. Geronzi rievoca un pezzo di storia di Piazzetta Cuccia raccontando di avere partecipato ”in un momento molto grave per Mediobanca” alla composizione di una vertenza molto complessa ”con l'intervento nel capitale di Mediobanca di alcuni azionisti francesi”. «Abbiamo riportato la pace dentro Mediobanca e Generali con un accordo di stabilità con i francesi - ha concluso - e da ciò deriva la chiamata di tutti gli azionisti che hanno voluto all'unanimità mostrarmi fiducia». Le banche. Per Geronzi in Italia, il sistema bancario ha risentito della tempesta molto meno di quanto ne abbiano sofferto numerose banche estere. Molte banche, ha detto, non hanno tratto però lezione dalla crisi e continuano a operare nel sistema finanziario «in modo esagerato». Basilea 3. Dopo tutto quello che è accaduto Basilea 3 ”è assolutamente necessario”. Il periodo di transizione alla nuova regolamentazione ”è lungo ed è tale da consentire un atterraggio morbido. La ripresa. La ripresa, a livello internazionale, per Geronzi ”è lenta, disomogenea, di entità ancora insufficiente, a volte segnata da battute d’arresto. Se, dunque, le cause della crisi sono rinvenibili, negli Usa, nella politica monetaria, nella regolamentazione e nei controlli, è in questi versanti che occorre oggi intervenire, a livello nazionale e a livello globale. Gli Stati Uniti sono riusciti a varare una interessante riforma finanziaria i cui effetti non sono però subito riscontrabili”. Il governo e Tremonti. il governo e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti ”hanno saputo con un'operazione straordinaria affrontare la crisi” ma ora ”è il momento dello sviluppo e bisogna crescere di più puntando su investimenti in infrastrutture”. Promosso Tremonti che «ha correttamente salvaguardato l'equilibrio della finanza pubblica. Se ciò non fosse stato fatto oggi saremmo in gravi difficoltà”. La crisi politica. «Non vedo perché essere pessimisti. Poi la politica trova sempre i tempi dell'aggiustamento». Geronzi ritiene l'instabilità politica di oggi poca cosa di fronte a quella ”degli anni '70 quando c'erano le pallottole per la strada”. Le Generali. La compagnia triestina (che domani riunirà il cda per i conti nei nove mesi) si avviano verso ”un buon risultato di esercizio. L'impegno corale è di affrontare il 2011 con una ancora maggiore disposizione alla competizione e ai guadagni di efficienza”. Per il presidente del Leone ”l'impegno corale è di affrontare il 2011 con una ancor maggiore disposizione alla competizione e ai guadagni di efficienza. Il potenziamento organizzativo in corso e le altre forme di revisione e rafforzamento della governance ai diversi livelli consentiranno di dare un maggiore impulso alla capacità di creare reddito, e di affrontare ancor meglio, con più audacia, la concorrenza senza perdere di vista gli interessi di sistema”.

(pcf)