Mediobanca: Geronzi ipoteca la presidenza

Giornale di Brescia

Cesare Geronzi alla presidenza del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, la cui composizione è stata fissata in 21 membri. Sono le due principali decisioni prese dal Direttivo di Piazzetta Cuccia riunitosi ieri mattina per circa due ore.

Cesare Geronzi alla presidenza del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, la cui composizione è stata fissata in 21 membri. Sono le due principali decisioni prese dal Direttivo di Piazzetta Cuccia riunitosi ieri mattina per circa due ore. L'indicazione di Geronzi per la presidenza del board è una «sensazione corretta», mentre per la sua nomina - secondo alcune indiscrezioni - si deve solo attendere l'iter procedurale. Lunedì si riunisce l'assemblea del Patto di Piazzetta Cuccia che, su indicazione di quanto stabilito oggi dal Direttivo, comporrà la lista dei candidati al consiglio di sorveglianza da presentare all'assemblea del 27 giugno, chiamata a modificare lo statuto, cambiare la governance e, quindi, nominare il board e il suo presidente. Il consiglio di sorveglianza può essere composto da 11 a 21 membri: la decisione presa oggi, continua la fonte, è di andare verso la parte alta di questa forchetta con l'intenzione di allargarlo al «numero massimo dei suoi componenti». Anche in questo caso, comunque, non ci sarà posto per tutti gli attuali membri (19): due posti spettano alle minoranze, tre, invece, saranno cooptati dal collegio sindacale. Restano quindi 16 posti: di sicuro non ci sarà Gianluigi Gabetti (Fiat è fuori dal Patto), mentre a rischiare il posto sarebbe il patron di Piaggio, Roberto Colaninno. All'uscita della sede dell'istituto, il consigliere di amministrazione, Tarak Ben Ammar, ha dichiarato che nel Direttivo non si è parlato della presidenza di Cesare Geronzi, anche se, incalzato dai cronisti, si è lasciato scappare un «no new good news, interpretate voi».