Colaninno-Geronzi, nozze online

Il sole 24 ore

L'iniziativa punta a intervenire in tutta l'attività finanziaria con le tecnologie telematiche e guarda già alla Borsa

ROMA.Roberto Colaninno e Cesare Geronzi insieme nell'online. Telecom Italia e Banca di Roma siglano un accordo destinato a segnare una svolta nel campo delle alleanze tra credito e tlc finora concluse in Italia. I due gruppi daranno vita a una nuova banca virtuale, controllata all'85% dall'istituto di Via Minghetti e al 15% da una holding costituita da Telecom e Tim. Obiettivo fornire a 360 gradi, via Internet, prodotti bancari e finanziari. Un'iniziativa a tutto campo, dunque, aperta in prospettiva a nuovi partner. E che già da ora si propone la Borsa come approdo dichiarato.
Nella febbre da web che ha contagiato le banche italiane - mettendo quasi in secondo piano progetti di fusione e di integrazione - l'annuncio dell'accordo Bancaroma-Telecom è arrivato in serata, dopo che già in mattinata le due società avevano confermato le trattative in corso. Un accordo che, pur non prevedendo nel protocollo firmato una clausola di esclusiva soprattutto per quanto riguarda il ruolo di Telecom (per evidenti ragioni commerciali ma anche per impossibili profili antitrust), ha una valenza strategica assente nelle intese fiorite come funghi nelle ultime settimane e che hanno avuto per protagonista anche il gruppo che fa capo a Colaninno (si veda l'articolo qui sotto ). E del quale già lunedì sarà possibile verificare l'effetto in Borsa. Dopo un'iniziale fiammata, ieri il titolo Bancaroma si è progressivamente sgonfiato fino a chiudere con un +0,25 per cento. In serata, sul circuito Tlx, il titolo dell'istituto risultava in forte rialzo (7-8 per cento) rispetto agli 1,22 euro della quotazione di riferimento.
Il fatto che nell'accordo agli aspetti di natura commerciale e tecnologica si accompagni un legame di natura societaria rappresentato dalla costituzione della nuova banca virtuale avvicina l'intesa ad alcune concluse di recente all'estero (ad esempio quello tra Commerzbank e Deutsche Telekom) pur non arrivando a prevedere legami partecipativi a monte (vedi il caso Bbva-Telefonica), tali cioè da prefigurare un'unione su scala generale. L'ipotesi, pure circolata in ambienti finanziari, di uno scambio di partecipazioni (Bancaroma è oggi azionista di Olivetti), non rientra, al momento, nel perimetro dell'accordo.
Quest'ultimo è imperniato invece sulla costituenda nuova banca virtuale, con Bancaroma inizialmente all'85% (una quota destinata a ridursi nella misura in cui dovessero entrare <<soci in grado di apportare valore aggiunto all'iniziativa>>) e il gruppo Telecom al 15%, partecipazione massima detenibile in considerazione dei limiti banca-industria stabiliti da Bankitalia. La società, si legge nel comunicato congiunto che ha annunciato l'intesa, <<si porrà obiettivi di ampio respiro, da conseguirsi con la necessaria gradualità, in tutti i segmenti dell'attività creditizia e finanziaria>> ed è rivolta <<non solo all'attuale clientela del gruppo Banca di Roma, ma all'intera gamma dei potenziali utenti>>.
L'idea di base, secondo fonti che hanno partecipato alla trattativa, non è dunque tanto la fornitura di servizi tradizionali in versione online, quanto invece lo sviluppo di prodotti alternativi, in grado cioè di portare alla conquista dii nuove fette di mercato. In questo quadro, si legge sempre nella nota Telecom-Bancaroma, obiettivi dell'iniziativa saranno: 1 massimizzazione della capacità distributiva nel settore al dettaglio; 2 acquisizione e gestione più efficiente della clientela; 3 creazione di ''comunità virtuali'' in grado di sviluppare interazioni tra i segmenti consumer e business; 4 impiegare la nuova banca anche in funzioni di stanza di compensazione dell'attività di regolamento virtuale delle transazioni.
Sia da parte di Telecom sia di Bancaroma si sottolinea che i tempi per rendere operativo l'accordo saranno brevi.
Per questo è stato istituito un apposito comitato di lavoro, incaricato di approfondirne tutti gli aspetti (industriali, commerciali e giuridico-amministrativi) e di mettere a punto un progetto che verrà poi vagliato dai rispettivi cda. Per quanto riguarda Bancaroma, non è escluso il possibile coinvolgimento di società del gruppo (ad esempio Banca Manager), mentre nel caso di Telecom - oltre al ruolo di Tim che parteciperà alla creazione della nuova holding alla quale farà capo la partecipazione del gruppo - non è escluso un futuro eventuale rapporto anche con Seat-Tin.it.