Cassa di Roma e S. Spirito ultimo atto della fusione

La Repubblica

Il primo tassello per la creazione della Superbanca romana è ormai pronto. Si riunisce oggi, in seconda convocazione, l'assemblea straordinaria del Banco di Santo Spirito

ROMA - Il primo tassello per la creazione della Superbanca romana è ormai pronto. Si riunisce oggi, in seconda convocazione, l'assemblea straordinaria del Banco di Santo Spirito, chiamata ad approvare un primo aumento di capitale a fronte del conferimento dell'intera azienda bancaria da parte della Cassa di Risparmio di Roma. Quest'ultimo istituto consoliderà definitivamente la propria posizione di azionista di controllo del Santo Spirito salendo da una partecipazione del 56,4% all'87%. A sua volta la quota dell'Iri scenderà dal 33,7% al 10,1% mentre il flottante diminuirà al 2,7%. Questa operazione perfeziona, con la concentrazione delle due aziende di credito capitoline (alla quale si aggiungerà successivamente il Banco di Roma), l'integrazione decisa e avviata nell'89 dalla Cassa di Risparmio di Roma e dall'Iri. Ai fini dell' incorporazione il Banco di Santo Spirito emetterà 1,4 milioni di nuove azioni (che verranno sottoscritti da Cassa Roma a 2.900 lire ciascuna per un conferimento complessivo pari a 4.060 miliardi) portando il capitale sociale da 300 a 1.000 miliardi. All'assemblea sarà anche sottoposto un progetto di ricapitalizzazione effettiva del nuovo istituto fino a 200 miliardi nominali.