Geronzi: Banca Roma farà aggregazioni solo tra uguali

Il Corriere della Sera

L'assemblea approva il bilancio. Gabrielli (Abn Amro) entra nel consiglio e nel comitato esecutivo. Geronzi: Banca Roma farà aggregazioni solo tra uguali. Il presidente ringrazia i soci. Nel vertice anche il governatore della Banca centrale libica Taher Jehaimi

L'assemblea approva il bilancio. Gabrielli (Abn Amro) entra nel consiglio e nel comitato esecutivo.
Nel vertice anche il governatore della Banca centrale libica Taher Jehaimi

ROMA - "Accetteremo solo aggregazioni tra uguali. Siamo in grado di governare il nostro destino. Il partner forte, poi, lo abbiamo già trovato ed è l'Abn Amro: è con loro che vogliamo crescere". Cesare Geronzi, presidente della Banca Roma ha ribadito la sua scelta "olandese" nel corso dell' assemblea che ha approvato il bilancio '98. Un bilancio che segna il ritorno all'utile (653 miliardi) e al dividendo dopo le perdite del '97, 2.914 miliardi. All'indomani della rinuncia del San Paolo - Imi al progetto di Ops (Offerta pubblica di scambio) sulla banca romana, Geronzi ringrazia innanzitutto gli azionisti che lo hanno appoggiato nel resistere all'"offensiva" dell'istituto torinese: il gruppo olandese Abn Amro - definito "un'entità finanziaria straordinaria", che proprio ieri ha fatto il suo ingresso ufficiale nel "nocciolo" degli azionisti stabili e nel consiglio di amministrazione - e la Toro (l'altro socio stabile assieme all'Ente Cassa di Risparmio che è l'azionista di maggioranza relativa), i cui rapporti con la Banca di Roma hanno segnato "un successo imprevisto e imprevedibile" e che "ha garantito l'unità di indirizzo" del consiglio.
Sia Toro sia Abn Amro hanno ora tre rappresentanti a testa nel consiglio che ieri è stato rinnovato con l'ingresso di 4 nuovi componenti: per gli olandesi il numero due del gruppo di Amsterdam, Jan Marteen de Jong (nominato vicepresidente accanto ad Antonio Longo espresso dalla Toro), l'amministratore delegato per l'Italia Gilberto Gabrielli (che entra nel comitato esecutivo) e Vittorio Ripa di Meana. Il governatore della banca centrale libica Taher Jehaimi è entrato in rappresentanza della Lybian Arab Foreign Bank, che è fuori dal patto di sindacato ma è un socio desideroso di rafforzarsi. Altra novità dell'assemblea è stata la conferma dell'operazione di cartolarizzazione, cioè cessione, di tremila miliardi di crediti "difficili": partirà a maggio e sarà curata da Paribas. Le nozze naufragate con il San Paolo - Imi, nonché quelle in precedenza sfumate con la Comit, sono state al centro dell'intervento di Geronzi. "Non siamo contro le aggregazioni: siamo stati i primi a farle e non accettiamo lezioni da nessuno", ha detto. "Coi nostri amici della Comit abbiamo avuto un solo incontro, il 13 dicembre scorso, ed è stato sufficiente per capire che l'unione non era possibile", ha aggiunto. Quanto alla proposta del San Paolo - Imi, "l'abbiamo rigettata per tutelare l'interesse degli azionisti e dei dipendenti". Non c'è stata una questione di "poltrone - giura Geronzi -. Ho anzi ritenuto offensiva una proposta che riguardava la mia posizione: in gioco c'erano i destini della banca".