Bancaroma, sul mercato il 30%

La Repubblica

La privatizzazione della Banca di Roma è ormai ai nastri di partenza. L'istituto metterà sul mercato tra il 24 e il 28 novembre 1 miliardo e 600 milioni

ROMA - La privatizzazione della Banca di Roma è ormai ai nastri di partenza. L'istituto metterà sul mercato tra il 24 e il 28 novembre 1 miliardo e 600 milioni di azioni, pari al 30% del capitale, per un controvalore, al prezzo di 1.450 lire (la media tra il prezzo minimo di 1.200 lire e il prezzo massimo di 1.700 lire), di 2.320 miliardi.
Novecento milioni di titoli saranno destinati ai risparmiatori attraverso una Opvs, mentre gli altri 700 milioni andranno agli investitori istituzionali italiani ed esteri. Ai dipendenti sarà riservato un massimo del 10% dell' Opvs (90 milioni di azioni). Ed è prevista anche una greenshoe (il quantitativo di azioni extra messe in vendita nel caso la domanda superasse di gran lunga l'offerta) riservata agli istituzionali di altri 300 milioni di titoli. In questo caso, l'offerta globale salirebbe a 1 miliardo e 900 milioni di azioni e la quota del capitale dell'istituto romano messa sul mercato passerebbe dal 30 al 35,5%. A questa cifra vanno poi aggiunti altri 750 milioni di titoli della banca, legati alle obbligazioni convertibili emesse da Mediobanca International per favorire l' uscita del' Iri. Sono questi gli ultimi dettagli dell'operazione-Banca di Roma, seguita da Mediobanca, Schroeders e Goldman Sachs, approvati ieri dal consiglio d' amministrazione guidato da Cesare Geronzi che ha anche ufficializzato la nomina ad amministratore delegato di Antonio Nottola e a direttore generale di Giorgio Brambilla. Un'operazione a più piani, che porterà alla ricapitalizzazione e alla privatizzazione della Banca di Roma con la costituzione di un nucleo stabile a due e alla definitiva uscita dal suo azionariato dell'Iri. Insieme a questa offerta di titoli, infatti, il 22,5% del capitale della Banca di Roma post aumento di capitale (che sarà compreso tra i 2.400 e i 3.400 miliardi) sarà rilevato da azionisti stabili e finanziari attraverso dei collocamenti privati riservati. Il nucleo stabile dell' istituto sarà formato dall'Ente Cassa di Roma con il 32% circa (in calo dal 52,28% attuale, perchè non parteciperà all'aumento) e dalla Toro Assicurazioni del gruppo Fiat che rileverà l'8,5% circa, i quali, il 6 novembre, hanno siglato un patto di sindacato che controllerà il 40,5% circa della banca. I soci finanziari (tra cui spiccano tre azionisti arabi con un totale dell'8,2%), invece, rileveranno in totale un altro 14%: il 2% ciascuno Comit, Credit e il gruppo informatico americano Eds, il 2,2% la National Commercial Bank di Gedda, Arabia Saudita, il 5% la Libyan Arab Foreign Bank e l'1% l'Abu Dhabi Investment Authority. Contestualmente all' offerta azionaria e al collocamento privato per gli investitori stabili e finanziari, inoltre, verrà realizzato il disimpegno dell'Iri attraverso un' offerta di obbligazioni Mediobanca International convertibili in un massimo di 750 milioni di azioni della Banca di Roma detenute dalla società di via Veneto. Di questa quota, obbligazioni convertibili fino ad un massimo di 300 milioni di azioni della banca romana sono destinate ad investitori italiani ed esteri, mentre la parte rimanente è riservata agli azionisti stabili e finanziari. Le obbligazioni hanno una cedola annua compresa tra il 3,5 e il 4% e un premio di conversione tra il 15 e il 20% del prezzo applicabile nell' ambito dell'offerta agli investitori istituzionali. Il controvalore dovrebbe essere pari a circa 510 miliardi e di questi, 400 dovrebbero essere sottoscritti dalla Toro.
Per definire le modalità d' uscita l'Iri ha messo in cantiere due assemblee: la prima si svolgerà il 22 novembre e la seconda il 29. I risparmiatori italiani che parteciperanno all'Opvs potranno sottoscrivere lotti minimi di 5.000 azioni e otterranno uno sconto sul prezzo, così come i dipendenti per i quali sono previste agevolazioni in vista della sottoscrizione (anticipo sul Tfr e finanziamenti al tasso annuo nominale del 3%), che sarà stabilito sabato 22 novembre. Il prezzo definitivo sarà compreso tra 1.200 e 1.700 lire e sarà reso noto il 28 novembre: esso sarà il minore tra il prezzo massimo (che sarà stabilito il 22), il prezzo di Borsa del 28 novembre meno lo sconto e il prezzo per gli istituzionali. Per presentare l'operazione, domani i vertici della Banca di Roma inizieranno i road show, che toccheranno le principali piazze finanziarie nazionali e internazionali.