La Cassa di Roma assume con Geronzi la guida del S. Spirito

La Repubblica

La Cassa di risparmio di Roma ed il Banco di Santo Spirito sono ormai avviate alla fusione delle proprie attività e delle proprie strutture

La Cassa di Risparmio di Roma ed il Banco di Santo Spirito sono ormai avviate alla fusione delle proprie attività e delle proprie strutture. L'atto ufficiale di questa operazione, che era nata il 15 febbraio scorso con la cessione da parte dell'Iri del 51% del pacchetto azionario del Santo Spirito alla Cassa di Roma, è avvenuto ieri con l'assemblea della banca già del Vaticano che ha espresso il nuovo vertice operativo. Il direttore generale della Cassa di Risparmio di Roma, Cesare Geronzi, ha assunto la carica di amministratore delegato del Banco di Santo Spirito: spetta a lui il compito di portare all' unificazione i due Istituti mantenendo nelle sue mani le cariche operative delle due aziende. Geronzi, che guida dal 1983 la Cassa di risparmio di Roma, proviene dalla Banca d'Italia dove è stato uno dei più stretti collaboratori di due governatori (Carli e Baffi), nonchè dei direttori generali Ossola e Ercolani e Ciampi come responsabile della centrale cambi. Sotto la sua direzione e con la presidenza di Pellegrino Capaldo, la Cassa di Roma ha avuto un grosso impulso raggiungendo notevoli traguardi di espansione e di redditività (nell'ultimo bilancio '88 gli utili della banca hanno superato i 500 miliardi). L'acquisto del Banco di Santo Spirito è l'operazione che ha portato alla ribalta nazionale la Cassa di risparmio di Roma dal momento che è stata varata la prima aggregazione bancaria in Italia per consentire il raggiungimento di quelle dimensioni europee necessarie a fronteggiare la concorrenza del 1992. L'assemblea del Banco di Santo Spirito ha poi deliberato ieri sulla nomina del nuovo consiglio di amministrazione che continuerà ad essere presieduto da Rodolfo Rinaldi, con Gianfranco Imperatori vice. E' stato inoltre stabilito che le cariche di presidente, vice presidente e amministratore delegato avranno come scadenza il 23 maggio 1990, cioè una durata di un anno. L'Iri, che rimane azionista di minoranza, ha designato i suoi tre membri nel consiglio di amministrazione e cioè il direttore finanziario Renato Cassaro, il consigliere Pietro Ciucci e il responsabile del settore lavoro dell'Iri. In rappresentanza della Cassa di Risparmio, oltre a Geronzi, sono entrati Giovanni Ciccone, direttore finanziario dell'Eni, Mario Federici, imprenditore romano, Berardino Libonati, titolare della cattedra di diritto commerciale dell'Università di Roma, Franco Pagliarini, già alto dirigente della stessa Cassa di Roma al settore fidi, e Guglielmo Zoffoli, ex ispettore generale della Banca d'Italia. Il collegio sindacale sarà presieduto da Sergio Melpignano, con sindaci effettivi Francesco Colombi, Costantino Leggeri, Eugenio Pinto e Franco Tutino. L'amministratore delegato uscente, Elio Tartaglia, ha voluto ricordare i risultati raggiunti dalla banca sotto la sua gestione, rilevando poi di essere pronto a proseguire l'attività manageriale nel mondo bancario, valutando le opportunità che si vanno presentando.
POPOLARE DI VERONA
Il consiglio di amministrazione della banca popolare di Verona ha deliberato ieri la nomina di Federico Pepe a direttore generale dell'Istituto. Pepe, che ha diretto Interbanca e la Banca Nazionale dell' Agricoltura, ha lasciato il gruppo Auletta per dissensi con il Conte.
GRUPPO GPA
Il consiglio del gruppo Gpa, Gestione Polizze di assicurazione ha realizzato nel 1988 commissioni su polizze per oltre 25miliardi di cui 4,4 dall' estero, con un incremento sull' anno precedente del 60%. Il volume dei premi gestiti è stato di 250 miliardi. L'utile lordo di oltre 9 miliardi.