I big nel cda della Rcs Quotidiani

MF

Bazoli, Della Valle.Geronzi, Montezemolo, Pesenti e Tronchetti entrano nel board. Resta invece fuori il secondo socio Rotelli. Nel 2009 perdita di 130mln.Più tagli ma niente business plan. Valerio ad della Libri.

Un board davvero di peso e di prestigio. Come era nelle previsioni, e come anticipato da MF-Milano Finanza il 12 gennaio, i grandi azionisti di Rcs Mediagroup scendono di un gradino e si accomodano nel consiglio d'amministrazione della Quotidiani, ovvero la società-divisione più importante del gruppo dal punto di vista strategico, avendo la gestione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. A fare compagnia al riconfermato presidente Piergaetano Marchetti (che resta anche al vertice della Mediagroup) e all'amministratore delegato Antonello Perricone saranno due banchieri del calibro di Giovanni Bazoli, presidente di Intesa Sanpaolo, e Cesare Geronzi, pari grado in Mediobanca, primo azionista della casa editrice. Con loro, nel cda della Quotidiani trovano posto, per i prossimi tre anni, Diego Della Valle (Dorint), Luca MOntezemolo (Fiat), Giampiero Pesenti (Italmobiliare) e Marco Tronchetti Provera (Pirelli). Ciò significa che i grandi pattisti del sindacato di voto ora avranno maggior presa sul Corsera diretto da Ferruccio de Bortoli. Una decisa inversione di tendenza rispetto al passato, quando invece l'azienda aveva chiamato nel board della controllata esponenti della società civile per mettere un cuscinetto tra azionisti e prodotto editoriale.

La decisione presa ieri dal board di Rcs Mediagroup, a margine dell'approvazione del bilancio 2009 che si è chiuso con una perdita di 129,7 milioni (a fronte di un utile di 38,3 milioni a fine 2008) su un fatturato di 2,2 miliardi (-17,7%) e un ebitda di 35,7 milioni (-85,6%), taglia fuori Giuseppe Rotelli, secondo azionista della casa editrice con l'11%. L'imprenditore della sanità, va detto, è oggi rappresentato nel cda della capogruppo dall'avvocato Marco De Luca.

L'esclusione fa comunque notizia, visto che Rotelli, tra i soci privati che hanno investito denari propri,è quello che ha messo sul tavolo la cifra più alta (300 milioni). In verità, durante l'inverno Geronzi aveva chiesto al fondatore del Gruppo San Donato se avesse avuto, tra le sue ambizioni, la presidenza della Quotidiani. Ma evidentemente la risposta ottenuta (<< non sono pregiudizialmente contrario, fatemi una proposta>>) ha lasciato in chi glielo chiedeva la sensazione di una volontà di autonomia che, per le delicate implicazioni che l'attività del gruppo comporta, è stata interpretata con qualche perplessità. Inoltre, sulla candidatura Rotelli ha pesato la mai smentita vicinanza con il premier Silvio Berlusconi. Affinità che per alcuni pattisti, di orientamento politico opposto, rappresentava un ostacolo. In realtà De Luca ha ventilato un futuro coinvolgimento diretto di Rotelli nell'organo di governo di Rcs. “Lo vedremo prossimamente”, ha chiosato De Luca. A fine 2011 infatti si dovrà rinnovare il cda della capogruppo e i giochi potrebbero riaprirsi.

Tornando al business, il gruppo ha confermato che nel 2009 si è acuita la crisi del settore sia in Italia sia in Spagna, mentre nel primo trimestre di quest'anno i risultati sono in crescita, anche se il Corriere dal 2 gennaio ha perso il 5% di copie vendute. Per fronteggiare la situazione i vertici hanno accelerato sul piano di tagli di personale (586 unità in meno) e costi (159 milioni nel 2009) e si sono detti convinti che il target finale (200 milioni) possa essere anticipato al 2010. Per recuperare marginalità la società, come confermato dal cfo Riccardo Stilli, “sta lavorando a possibili dimissioni di asset no core” (Igp Decaux e Fabbri?), mentre non sarebbe  prevista l'operazione di sell&lease-back sull'immobile di via Solferino. Entro fine anno,inoltre, le divisioni Libri, Multimedia e Periodici lasceranno la sede di via Mecenate per essere convogliate in via Rizzoli dove finirà anche l'area Corporate. La casa editrice ha ceduto alla Rai per 3 milioni il 5% in RaiSat, oltre ad avere approvato l'opzione per la cessione del 9,9% della Poligrafici Editoriale ad Andrea Della Valle ( si veda altro articolo in pagina ). Il cda di ieri non ha invece affrontato la questione del nuovo business plan.

Valerio raddoppia alla Libri.
In azienda, intanto, salgono le quotazioni di Giorgio Valerio, ad e dg della Quotidiani Italia. Il top manager, che ha rifiutato le avance del Sole 24Ore, a breve raddopierà gli incarichi assumendo la carica di ad della Libri, ora in mano a Giulio Lattanzi ( che potrebbe restare come direttore generale ). L'operazione verrà ratificata nei cda delle controllate fissati per la settimana prossima. Infine, nella Quotidiani sparirà la figura dell'amministratore delegato.