Geronzi: Generali strategiche in Italia, conta la redditività

Il Piccolo

Il presidente a Mogliano Veneto con gli ad Perissinotto e Balbinot. Primo incontro con 350 dirigenti del gruppo. Il ruolo «di sistema» e i piani di espansione sui mercati

TRIESTE - «Il nostro primo obiettivo è la redditività. Le Generali continueranno a crescere e a svilupparsi all'estero e a cogliere sui mercati tutte le opportunità di business»: prima assoluta ieri di Cesare Geronzi, presidente delle Generali, di fronte a 350 alti dirigenti del gruppo triestino nel centro direzionale di Mogliano Veneto, il sancta sanctorum delle attività italiane del gruppo. Al suo fianco gli amministratori  delegati Giovanni Perissinotto (ceo) e Sergio Balbinot con il capo della finanza Raffaele Agrusti. Geronzi, di fronte alla prima linea dei manager del gruppo, ha descritto il ruolo ''di sistema'' che vuole imprimere alla compagnia: «Siamo la prima multinazionale italiana e la nostra missione è anche quella di sostenere settori strategici per il Paese». L'incontro con il management triestino, durato circa due ore (con domande finali), è servito a precisare i contorni di una presidenza che vuole essere ''concreta e non formale'': Geronzi intende portare a Trieste le sue relazioni sistemiche nazionali ed internazionali aumentando il peso del gruppo che esprimerà le sue strategie in maniera sempre più autonoma, anche rispetto a Mediobanca, e «puntando solo sulla redditività».
Il Ceo Giovanni Perissinotto ha insistito sull'importanza del valore del prodotto mentre l'ad Sergio Balbinot ha detto che «nei Paesi emergenti - ha sottolineato - non è necessario cercare le dimensioni a tutti i costi ma bisogna puntare su redditività e efficienza».
Le Generali intendono svolgere questa funzione di sistema valorizzando il proprio ruolo di investitori strategici. Anche il recente accordo per Citylife (il grande piano urbanistico milanese nell'ambito dell'Expo) che consentirà a Fonsai, la compagnia assicurativa della famiglia Ligresti, di vendere la propria quota al gruppo triestino nel settembre 2011, rientra in pieno - è stato detto - nel ruolo ''di sistema'' del gruppo in Italia. Sempre in tema di redditività come ''stella polare'' del gruppo le Generali hanno deciso di verificare l'impatto di Solvency II (i nuovi criteri sulla solvibilità delle compagnie assicurative) sulle scelte di investimento. Come è accaduto per la partecipazione al fondo di social housing della Cassa Depositi e Prestiti. Neppure i rapporti con Mediobanca sono sfuggiti all'incontro di ieri a Mogliano dopo i richiami recenti del presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, che ha auspicato un dimezzamento della quota di Piazzetta Cuccia. In questa chiave, si osserva a Trieste, andrà interpretata l'attuazione dei nuovi criteri di Basilea 3 in tema di vigilanza bancaria. Questione che rientra in pieno nelle competenze di Bankitalia.