Generali, l’Isvap chiede chiarimenti sulla gestione

Il Piccolo

Il sito Dagospia parla di atto d’accusa ma il Leone si difende

MILANO. L’Isvap, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ha inviato una lettera alle Generali al fine di avere chiarimenti su alcuni aspetti della gestione del colosso assicurativo triestino. La lettera, hanno precisato le Generali dopo che erano iniziate a circolare le prime indiscrezioni, contiene “normali richieste di approfondimenti che riguardano l’attività operativa”.
Ad anticipare l’esistenza della missiva è stato il sito Dagospia, che ha parlato di un documento contenente “un pesantissimo atto d’accusa contro la gestione del colosso assicurativo triestino”, aggiungendo che il presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, ha “preteso che la lettera venisse letta in consiglio”, lo scorso 11 novembre, “affinché tutti si rendessero conto delle contestazioni avanzate”.
“La richiesta va inquadrata nella corrente azione di vigilanza sul mercato da parte dell’Autorità”, hanno precisato le Generali, aggiungendo che “un’eventuale strumentalizzazione della suddetta richiesta verrà valutata per l’assunzione di ogni conseguente iniziativa a tutela della Compagnia e a garanzia di una corretta informazione al mercato”.
La missiva, sui cui contenuti l’Isvap mantiene il riserbo, sarebbe frutto di un’intensificazione da parte dell’Authority dell’attività di vigilanza su tutti i gruppi del settore assicurativo, anche in vista delle scadenze europee e dell’implementazione della direttiva su Solvency II. Ora toccherà alle Generali offrire le risposte necessarie a chiarire i dubbi messi nero su bianco da Giannini.
Il consiglio di amministrazione nel corso del quale la lettera sarebbe stata letta è quello dello scorso 11 novembre, durante il quale sono stati approvati dalla compagnia triestina i conti dei primi nove mesi del 2010, chiusi dal Leone di Trieste con risultati più che lusinghieri (utile netto a 1,3 miliardi di euro, in crescita del 46,8%, e la conferma della politica dei dividendi).
Dagospia insiste infine sul diverbio (di cui aveva già dato conto la Stampa di Torino) che ci sarebbe stato in Cda tra il presidente delle Generali, Cesare Geronzi, e il consigliere Diego Della Valle. Un battibecco peraltro smentito dall’imprenditore della moda che ha assicurato, un paio di giorni fa, di avere buoni rapporti con Geronzi.