Generali, Geronzi nel patto di Mediobanca

Il Piccolo

Al posto dell'ex presidente Bernheim. Il Ceo Perissinotto: il Leone produce ricchezza per 12,6 miliardi

VENEZIA - I dati sono incoraggianti, ancor di più se si pensa che riguardano un anno di crisi come il 2009. Il bilancio di sostenibilità 2009 del Gruppo Generali presenta una crescita del 5,2% nel valore aggiunto globale. In totale, rispetto al 2008, 12,6 miliardi di euro in più di ricchezza generata da tutte le attività del Leone triestino e distribuita fra le diverse classi di stakeholder. Almeno per il momento, chiarisce l’ad di Generali, non si intravede intanto nessuna ipotesi di un piano triennale per il gruppo triestino: «Parlarne ora è prematuro», ha detto. E ha poi parlato di «estrema volatilità dei mercati», in quest'ultimo periodo, generata dalla speculazione: «E' indispensabile una regolamentazione della finanza, perché la funzione dei mercati non è la speculazione». L’aspetto più grave della crisi, è, secondo il Ceo, il fatto che ora investe «la credibilità degli Stati». Perissinotto ha poi annunciato che sarà il neo presidente di Generali Cesare Geronzi a rappresentare il Leone triestino nel patto di sindacato di Pirelli e Rcs. Ma non solo. Lasciata la guida dell'istituto per la presidenza di Generali poco più di un mese fa, il banchiere romano siederà, per conto della compagnia, nel patto di sindacato della banca al posto dell'ex numero uno del Leone (e ora presidente onorario) Antoine Bernheim. Quest'ultimo si avvia a dare l'addio anche al Cda di Mediobanca, dove sarà sostituito dall'amministratore delegato della compagnia, Giovanni Perissinotto. La decisione dell'avvicendamento, a quanto si apprende, non è stata ancora formalizzata ma potrebbe avvenire in uno dei prossimi consigli di Mediobanca. Il bilancio di sostenibilità 2009 del Gruppo Generali è stato presentato ieri a San Giobbe, sede della facoltà di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il cui rettore è Carlo Carraro, consigliere di amministrazione del Gruppo. «Siamo in un momento di cambiamenti storici nella gestione dell'economia a livello mondiale e sono convinto che anche il modo di fare impresa subirà notevoli cambiamenti - ha affermato il ceo delle Generali, Giovanni Perissinotto -. A questo proposito, sono più che mai certo che il modello vincente sarà quello basato su una visione a 360 gradi del ruolo dell'impresa». La prospettiva, secondo Perissinotto, è dunque la seguente: «Generare sviluppo e valore per tutti gli stakeholder. Questo è il percorso che Generali ha iniziato dalla sua fondazione e che noi che abbiamo ora il testimone continuiamo a portare avanti e a sviluppare». Il bilancio di sostenibilità 2009 comprende il 67,2% dell’intero Gruppo in termini di organico e l’85,5% in termini di premi diretti lordi complessivi. I suoi processi di redazione sono stati migliorati, con un ampliamento del perimetro geografico e un ulteriore sforzo nei processi di rendicontazione. Per la prima volta il bilancio comprende anche la Repubblica Ceca e nel codice etico, in vigore dal 2004, sono stati introdotti i dieci principi dell'UN Global Compact, iniziativa che promuove l'impegno delle imprese in materia di diritti universali. Uno degli aspetti di cui Generali, che conta 70 milioni di clienti in tutto il mondo, 85 mila dipendenti e 70,5 miliardi di euro di premi, va più fiero riguarda il suo organico: più del 30% del personale ha un’età inferiore o uguale a 34 anni, mentre l’età media è di 41 anni circa. Nel corso del 2009 è aumentato inoltre il numero dei dirigenti e dei funzionari (rispettivamente pari al 2,1% e 13% dell’organico) e la presenza femminile è pari al 45,3% dell’organico complessivo della compagnia. Generali continua il suo impegno anche nel settore ambientale, promuovendo politiche di Gruppo ecosostenibili e aderendo al Carbon Disclosure Project, programma sostenuto da oltre 500 grandi investitori internazionali per affrontare i cambiamenti climatici e limitare la loro portata con comportamenti a tutela dell’ambiente. Se i dati dell’anno del 2009 fanno ben sperare di essere riconfermati nel 2010, Perissinotto parla della manovra finanziaria contro la crisi, che deve essere efficace e immediata. «Questa manovra va nella direzione giusta, ma deve essere accompagnata da interventi strutturali - ha detto ieri a Venezia - Noi, come detentori istituzionali di debiti di Stato sovrano, guardiamo con molto interesse a questa manovra, che senz'altro va nella direzione giusta. Poi, se uno guarda ai grandi aggregati, vede anche il bisogno di intervento nel campo delle pensioni, nel quale siamo comunque interessati, e della sanità». Secondo Perissinotto, «l'obiettivo è quello di arrivare a cambiamenti che mettano in equilibrio permanente i conti dello Stato».

di Silvia Zanardi