Generali, Geronzi candidato al vertice. E Pagliaro lo sostituisce in Mediobanca

Il Messaggero

Il patto e il comitato nomine di piazzetta Cuccia hanno ufficializzato le designazioni e la lista per Trieste

Roma - Ora è ufficiale. Mediobanca candida Cesare Geronzi alla presidenza di Generali. Nel caso venisse nominato, il banchiere romano lascierà tutte le cariche ricoperte nella banca d'affari: la presidenza a Renato Pagliaro e la presidenza del patto di sindacato ad Angelo Casò.
Questa la decisione assunta ieri pomeriggio dall'assemblea dei soci forti di Mediobanca che ha anche autorizzato l'Acciaieria Valbruna (famiglia Amenduni) a svincolare lo 0,7% dal patto.
Gli Amenduni sono azionisti della Ferak che ha dato vita, insieme alla Fondazione Crt, a Effeti, il veicolo acquirente da unicredit del 2,26% di Generali. Gli Amenduni, industriali vicentini della siderurgia, hanno fatto sapere comunque, di non avere intenzione di dismettere la partecipazione, anche se non appare chiaro il motivo per il quale l'hanno sottratta dall'accordo parasociale. Il posto vuoto di Geronzi nel cda di Mediobanca in quota agli azionisti del gruppo A (banche) invece, come anticipato ieri da Il Messaggero, non dovrebbe essere occupato: il comitato nomine di Unicredit, cui spetterebbe la designazione, riunitosi ieri mattina, avrebbe deciso in tal senso. Al termine dell'assemblea del patto durata una mezz'ora, si è svolto nuovamente il comitato nomine di Mediobanca che ha ratificato le indicazioni di venerdì scorso, approvando la lista di maggioranza che sarà depositata per l'assemblea di Generali del 24 aprile. Sono 19 i candidati, gli ultimi tre di riserva: Geronzi, Vincent Bolloré e Alberto Nagel (vicepresidenti), Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot (amministratori delegati), Ana Patricia Botin, Francesco Gaetano Caltagirone, Diego Della VAlle, Leonardo Del Vecchio, Petr Kellner, Angelo Miglietta, Alessandro Pedersoli, Lorenzo Pelliccioli, Reinfried Pohl, Paolo Scaroni, Francesco Saverio Vinci, Giovanni Crostarosa Guicciardi, Mario Ragusa, Ugo Rock. Anche il comitato nomine ha proposto, subordinatamente alla nomina di Geronzi alla presidenza di Generali, Pagliaro alla carica di Presidente di Mediobanca. Chiusa definitivamente la procedura delle candidature, al centro della riflessione rimane la ripartizione delle deleghe nel Leone di Trieste che verrà decisa dal cda del 24, a valle dell'assemblea. Il comitato nomine di venerdì scorso avrebbe dato delle indicazioni di massima con l'assegnazione del ruolo di group ceo a Perissinotto con competenze su pianificazione, controllo, finanza e le attribuzioni sul business assicurativo a Balbinot. Sembra però che questa riarticolazione non convinca tutti perchè rappresenta una svolta rispetto allo status quo dove Balbinot ha la delega sulle attività di business estere e il resto è affidato a Perissinotto. Nei prossimi giorni fino alla decisione formale, grandi azionisti e management potrebbero confrontarsi per dare un assetto stabile alla governance della compagnia. Che potrebbe prevedere anche l'istituzione di altri due comitati: strategico e nomine accanto ai comitati remunerazione e controllo interno.