Boom di utili per Generali

Il Sole 24 Ore

Polizze. Confermati i target di fine anno - Per il 2015 stimati 30 miliardi di masse gestite in Asia. Profitti a 873 milioni (+73%) - Nel secondo trimestre pesano i mercati volatili.

La nave delle Generali ha attraversato senza affanni anche le recenti turbolenze sui bond governativi e i mercati azionari. Il Cda della compagnia triestina ha approvato ieri i risultati consolidati del primo semestre 2010 che si sono chiusi con un risultato netto (873 milioni) in forte crescita (+73%) rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. Alcuni altri grandi competitor del settore che in questi giorni hanno pubblicato i loro dati hanno fatto peggio. Ad esempio gli utili di Axa sono scesi del28,6% e quelli della Zurich del 16,5 per cento. Nel Leone avanza anche la raccolta trainata dai premi lordi del settore vita in crescita del 13,3% a 26,4 miliardi, mentre quelli dei rami danni sono sostanzialmente stabili a 11,8 miliardi.
Sembrano ormai alle spalle i tempi delle ingenti svalutazioni di asset che falcidiavano senza pietà i bilanci degli assicuratori, ma nella prima parte dell’anno il leone triestino ha comunque dovuto affrontare l’incremento della volatilità dei mercati azionari e obbligazionari. Gli utili del secondo trimestre ne hanno risentito (-7% nel risultato di periodo) ma, nel complesso, la rotta è stata tenuta e – hanno ribadito ieri gli amministratori, non cambierà anche nei prossimi mesi. “Il peggio l’abbiamo già passato”, ha sottolineato l’amministratore delegato Giovanni Perissinotto. Incontrando gli analisti, ha ribadito l’obiettivo dir aggiungere a fine anno un risultato operativo tra i 3,6 e i 4,2 miliardi, anche se il target – ha ammesso – “è più sfidante nel contesto attuale”.
Più di metà del tragitto è stato percorso nei primi sei mesi dell’anno con un risultato operativo di 2,2 miliardi (+14,5%) spinto dal mercato delle polizze vita (1,6 miliardi, +23,5%). Se nel primo trimestre dell’anno l’incremento dei volumi era stato particolarmente sostenuto, alla fine del secondo trimestre gli amministratori hanno rimarcato soprattutto l’aumento della raccolta netta (+34,4%) gonfiata dalla decisa contrazione dei riscatti. In un contesto di bassi tassi d’interesse gli investitori sono spinti a non abbandonare le gestioni separate assicurative che offrono rendimenti maggiori. Nell’ultima parte dell’anno – è sempre Perissinotto a parlare – “ci aspettiamo una crescita del portafoglio a ritmi meno elevati ma una maggiore profittabilità legata ai nuovi prodotti”.
L’altra sfida è quella dei rami danni. La debole congiuntura economica ed alcuni eventi catastrofali (il terremoto in Cile, le alluvioni in Francia, al tempesta Xynthia) hanno determinato una contrazione del risultato operativo a 663 milioni (-6,6%) e peggiorato il combined ratio (il rapporto tra spese e premi) a 98,8% (rispetto al 97,9 del primo semestre 2009). In Italia, però, lo stesso indicatore è migliorato di 3 punti, tornando sotto quota 100. Per quasi un punto (0,8%) è stato l’effetto della più contenuta sinistralità nella Rc auto. “La situazione migliorerà ulteriormente nella seconda parte dell’anno – è la stima dell’Ad – per l’entrata a regime delle misure che abbiamo intrapreso con decisione nelle tariffe, nella rete commerciale, nella pulizia dei portafogli in perdita”.
I conti del Leone si avvantaggiano anche della diversificazione in un gruppo che ormai opera su scala globale. E così mentre le attività in Europa dell’Est soffrono gli effetti della crisi economica, in Asia i target degli amministratori vengono regolarmente battuti. Per il 2015 – ha detto Perissinotto – il gruppo stima di gestire asset finanziari per 30 miliardi rispetto ai 7 attuali.
In questo contesto migliora la solidità patrimoniale con i ratios di solvibilità in aumento al 132% (129% a fine 2009). L’aumento degli spread sui bond governativi italiani ha impattato negativamente sull’Embedded Value (valore intrinseco) della compagnia in diminuzione a 25,2 miliardi rispetto ai 27,3 di fine 2009.
Nel Cda di ieri non si è parlato solo della semestrale. Il Board ha ulteriormente affinato le deleghe del presidente (in tema di comunicazione) e approvato il regolamento sul comitato investimenti ribadendo le scelte fatte in precedenza con un approccio pragmatico (a fine anno si farà una verifica). Il risultato del semestre è “uno sprone a fare ancora meglio – ha commentato il presidente Cesare Geronzi – il gruppo è solido e dotato di una buona governante, probabilmente ancora da affinare”.