Bolloré: un vertice per l’unità. Ora investirò nel Leone

Corriere della Sera

Tutto è bene quello che finisce bene, dice Vincent Bolloré senza nascondere la sua soddisfazione. Come si sa, ci sono state parecchie discussioni per mettere Geronzi alla lega di Generali, ma alla fine ci siamo trovati tutti d’accordo.

MILANO — Tutto è bene quello che finisce bene, dice Vincent Bolloré senza nascondere la sua soddisfazione. Come si sa, ci sono state parecchie discussioni per mettere Geronzi alla lega di Generali, ma alla fine ci siamo trovati tutti d’accordo. Geronzi sarà un grande presidente e porterà l’unità a Trieste come ha fatto in Mediobanca. Sono da poco passate le otto di sera, Bolloré è atterrato con l’aereo privato a Tolone ed è al volante della sua auto, direzione Saint Tropez, dove trascorrerà il resto del weekend prima di partire per Jakarta.
E’ felice e ottimista. Bolloré, nuovo vicepresidente di Generali. Me l’ha proposto Geronzi e ho accettato. È un titolo onorifico, ma faccio parte del comitato esecutivo. Perciò d’ora in poi tutti i mesi sarà a Trieste. E non gli dispiace. Ormai non sono più un outsider in Italia, investo da anni nel nostro Paese. Conosco gli uni e gli altri.
Di sicuro conosce bene Geronzi, che descrive come un uomo di esperienza vera, ma anche con una vera aura. Geronzi sarà un presidente con poteri, perché viene da Mediobanca, che ha una quota importante di Generali. E inoltre fa parte del comitato esecutivo, che è il luogo dove vengono prese le decisioni, afferma. I suoi compiti? Incoraggiare ma anche agire. Dentro e fuori il gruppo. Generali in Italia non ha la posizione che dovrebbe. Credo che, grazie alla sua rete formidabile di  contatti, Geronzi potrà aiutare la compagnia a migliorare molto. Sarà un presidente che comunica bene, che racconta gli obiettivi e le strategie della società, che propizia alleanze.
Per Bolloré è positiva anche la scelta dl Caltagirone, terzo vicepresidente a sorpresa. Sono stato subito molto favorevole, perché giustamente Generali non deve sembrare una filiale di Mediobanca, ma essere al servizio di tutti gli azionisti. Franco è un tipo competente e rappresenta la porta aperta di Generali verso l’esterno. Perciò Geronzi non sarà l’uomo di Mediobanca, ma di Generali.
L’assemblea ha sancito la pace anche nei rapporti con i soci industriali “non più da considerare in opposizione a Mediobanca” afferma Bolloré. Ammette che gli interessi sono molto diversi. Ma ora ci si intende tutti molto bene. D’altra parte è stato Nagel, quindi Mediobanca, a fare entrare gli azionisti privati in Generali. Mediobanca, come Generali, è uscita bene dalla crisi. Come le banche italiane del resto. A dimostrazione che il capitalismo italiano funziona bene. Per questo l’uomo d’affari francese vuole continuare a investire tempo e denaro, a cominciare da Generali. Quanto denaro investirà nel Leone? Qualche decina di milioni.
E Antoine Bernheim? La settimana scorsa era triste, ma oggi (ieri, ndr) era felice. E’ molto commosso. E’ entrato nel consiglio di amministrazione e gli è stata proposta la presidenza d’onore. Quando ha accettato ci siamo alzati tutti in piedi e abbiamo applaudito. Allora ha sorriso molto. Ha capito che lo attende una nuova avventura, più in armonia con la sua età. Perché non c’è una sola società in Europa che abbia un presidente di 86 anni. Però Bernheim ha fatto l’esempio di Enrico Cuccia, che a 93 anni ancora guidava Mediobanca. Esempio respinto. Mediobanca è molto meno complessa da gestire di Generali. E poi Cuccia aveva al suo fianco Maranghi che faceva tutto, replica Bolloré. Che si dichiara molto felice anche perché finalmente ho mantenuto la promessa fatta a Maranghi». Quando l’ex amministratore delegato di Piazzetta Cuccia accettò di dimettersi, mi chiese in cambio che Renato Pagliaro diventasse presidente di Mediobanca, racconta Bolloré. Non credevo che ci sarei riuscito. Invece quando Cesare ha accettato la presidenza delle Generali, la nomina di Pagliaro si è avverata. Tutto è bene quello che finisce bene. E tutto è bene quello che inizia bene. Per Antoine, che comincia una nuova avventura. Per Cesare, che sarà un grande presidente di tutti. Per Renato a Mediobanca.

Giuliana Ferraino