Generali, si apre l’era Geronzi

La Repubblica

Caltagirone terzo vicepresidente. Bernheim:”Cacciano i migliori”

TRIESTE — Finisce l’epoca di Antoine Bernheim in Generali, inizia quella di Cesare Geronzi. L’ultimo atto del finanziere parigino occupa le prime due ore dell’assemblea dai toni operistici di una “morte in scena”: <<Non mi vogliono più, mene vado — ha detto lasciando l’assemblea dopo il voto del nuovo cda - Andate a intervistare le vedette, i nuovi amministratori. Non i perdenti. Hanno tolto dal Consiglio tutti quelli competenti e hanno messo nomi che non conosco affatto>>. Nelle stesse ore (sette) i protagonisti del nuovo futuro definivano nelle foresterie dell’assicuratore i rintocchi al nuovo assetto triennale di potere, formalizzati dal cda insediatosi nel pomeriggio. L’esito dell’ultimo contendere è un equilibrio tra i poteri del primo azionista Mediobanca e quelli degli investitori privati a Trieste; che pesano circa quanto la merchant nell’azionariato, e ottengono una terza vicepresidenza affidata a Francesco Gaetano CaItagirone (detentore del 2%), e un consigliere esecutivo in più (Leonardo del Vecchio, padrone dell’1,9%). L’esecutivo avrà più importanza e sarà affiancato da un nuovo comitato per gli investimenti, oltre ai tradizionali comitati audit, governance e remunerazioni.
L’altra novità è la scansione dei poteri tra i due attuali ad. Giovanni  Perissinotto diventa “group ceo”. Sergio Blbinor mantiene le deleghe dell’assicurazione all’estero, e in Italia gli affari attuariali e assicurativi. Ma il vero business italiano resta affidato a Perissinotto, che a quanto pare in futuro potrebbe affidarlo a un country manager per l’Italia. Come previsto, il cda nomina presidente senza deleghe esecutive Geronzi, e gli altri dei suoi vice Vicent Bollorè e Alberto Nagel. <<Sono soddisfatto di questo importante passo nel miglioramento della governance di Generali promossa da Mediobanca – ha detto l’ad di piazzetta Cuccia –. Da oggi è più efficienza e linearità dell’assetto di vertice della compagnia. L’introduzione del presidente non esecutivo, del ceo unico, e il rafforzamento dell’esecutivo sono la migliore premessa per una più univoca e incisiva azione manageriale. Auguri a Geronzi che darà un contributo intelligente e di rilievo>>.
Simile soddisfazione per il nuovo assetto si respira tra i soci Caltagirone e De Agostini. Il primo cda si è svolto senza intoppi, in un clima di studio tra facce nuove. Prossima riunione il 12 maggio, per l’esame della trimestrale e le remunerazioni. Anche quella di Geronzi, che intento avrebbe chiesto al consiglio, e ottenuto, la stipula di una polizza vita e infortuni (simile a quella del predecessore).
Oltre ai 16 consigli proposti da Mediobanca sono stati eletti (con ben il 10% di voti) i tre di minoranza espressi da Assogestioni: Cesare Calari, Carlo Carraro e Paola Sapienza. Nell’assemblea che ha approvato un bilancio 2009 con utili di 1,3 miliardi, la cedola da 0.35 euro e il piano di incentivi ai manager, Bernheim  s’è congedato — dopo 37 anni, 8 alla presidenza — con il consueto orgoglio, pure se il compromesso dell’ultima ora ha limitato i toni critici e spianato la strada per la sua presidenza onoraria, chiesta dall’assemblea e approvata dal cda. Non senza qualche lacrima e ponderose ricostruzioni di una storia finanziaria che lo ha tra i protagonisti da mezzo secolo. << La mia età è un pretesto, sembra che a 85 anni sia un vecchio rimbambito ma Enrico Cuccia guidò Mediobanca quand’era più anziano di me. Credo di aver fatto un buon lavoro, ma per esperienza chi fa un buon lavoro viene accantonato>>. Bernheim augurato il successo a Geronzi, che ritiene “non sia il regista della sua uscita” e lo ha ringraziato per essere stato l’unico banchiere , con Masera, <<a essersi rifiutato di partecipare alla cordata contro Generali nel 2000, cercando anzi di calmare il gioco>>. Agli azionisti l’ad Perissinotto ha invece parlato del buon andamento del primo trimestre 2010, in cui i premi salgono del 16% a 20,8 miliardi, e ancor meglio va in Italia (+22,6% a 5,4 miliardi), <<grazie al forte sviluppo del Vita e alla buona performance dell’auto nei Danni>>.