Antonveneta oggetto del desiderio

Il Sole 24 ore

Le testimonianze al processo di Milano di Geronzi, Benetton e Doris

Prima Cesare Geronzi, poi Ennio Doris e Gilberto Benetton: la stagione delle tentata scalata di Fiorani, è stata ripercorsa al processo di Milano, da teste d'eccezione.
"L'AntonVeneta era l'oggetto del desiderio della Popolare di Lodi", racconta il Presidente di Mediobanca, all'epoca dei fatti (2004/5) alla guida di Capitalia. "Si sapeva della loro volontà di fare un'operazione per radicarsi nel nord-est". Un progetto, su cui Geronzi non nasconde le sue perplessità: "una fusione ha bisogno di mezzi adeguati; non si riteneva che la futura Bpi li avesse". Capitalia era stata chiamata in causa dall'altro pretendente di AntonVeneta, l'Abn Amro. "L'idea ricorrente degli olandesi - racconta - era di fondere Capitalia e AntonVeneta per diventare azionisti al 20% di un nuovo gruppo". Uscirono "delusi", però, i vertici di Abn dall'incontro con l'ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio. "Spiegai loro - riporta il numero uno di Piazzetta Cuccia, già responsabile dell'area cambi di Palazzo Koch - che la linea non scritta era di non far arrivare le banche straniere oltre la soglia del 15% in quelle italiane". Una regola che Geronzi inquadra storicamente in quella che definisce la "fase della digestione": prima fu l'epoca della "foresta pietrificata", seguita "dalla ristrutturazione del sistema bancario". Ma "dopo tante operare", una stasi: "le fusioni di grandi entità non sono una cosa semplice, riflette. In quella stagione, il progetto di Abn per Capitalia rappresentava "una stabilizzazione", "dopo il trauma - racconta Geronzi- dell'opa lanciata dal San Paolo". Ma gli olandesi non vollero accontentarsi del 15% dell'istituto veneto e non se ne fece nulla. Fu allora che Fazio avrebbe detto a Geronzi, stando alle parole di quest'ultimo, che "per AntonVeneta, c'è un'altra soluzione". Il riferimento è alla Bpi (attesa oggi a Lodi la sentenza per il falso in bilancio).
"Il messaggio di Fazio era l'italianità della banca", dichiara poi in aula Gilberto Benetton, ricostruendo - come prima aveva fatto anche Ennio Doris (entrambi già azionisti AntonVeneta) - un incontro in Via Nazionale. Ma per il difensore dell'ex governatore, Roberto Borgogno, quest'"udienza smentisce Fiorani. Erano stati loro a voler incontrare Fazio, da lui nessuna pressione".

 

Raffaella Calandra